Il più giovane dirigente scolastico? Si trova in provincia di Ragusa. Il sindaco: “Fiducia nella scuola e in chi la guida per il futuro dei nostri giovani”

Vittoria, comune in provincia di Ragusa, festeggia il suo concittadino Marco Di Corrado, 38 anni, il Dirigente Scolastico più giovane d’Italia. Di Corrado, reduce da un brillante percorso di studi e di insegnamento, ha assunto la guida di un istituto scolastico a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria.
Come riporta Ragusa H24, Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha espresso grande soddisfazione per il prestigioso traguardo raggiunto dal giovane dirigente, sottolineando l’eccellenza della scuola vittoriese. “Il mondo della Scuola con la S maiuscola, nel nostro territorio, continua a portare alta la bandiera”, ha dichiarato Aiello.
Dalla maturità scientifica a Vittoria alla laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino
Il percorso formativo di Di Corrado inizia al Liceo Scientifico “S. Cannizzaro” di Vittoria, dove consegue la maturità scientifica nel 2006. Prosegue poi al Politecnico di Torino, laureandosi in Ingegneria Meccanica nel 2011. Ottiene l’abilitazione all’insegnamento di Matematica Applicata presso l’Università di Bergamo nel 2013 e, successivamente, l’abilitazione per le Discipline Meccaniche e Tecnologie all’Università di Catania nel 2015. Figlio d’arte – entrambi i genitori sono stati docenti – Di Corrado entra di ruolo al Ministero dell’Istruzione nel 2015, per poi vincere, nell’agosto 2024, il concorso nazionale per Dirigenti Scolastici.
Il sindaco Aiello: “Fiducia nella scuola e in chi la guida per il futuro dei nostri giovani”
Il successo di Di Corrado si aggiunge ad altri due recenti episodi che, secondo il sindaco Aiello, confermano il ruolo di protagonista della città di Vittoria nel panorama scolastico nazionale: l’insediamento di Daniela Mercante come Provveditore agli Studi di Ragusa e, appunto, la nomina di Di Corrado a Dirigente Scolastico. Aiello ha espresso la sua fiducia nel mondo della scuola e in chi la guida, affinché possano assicurare “un futuro migliore per i nostri giovani”.