Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e l’indirizzo musicale: un esempio di stralcio di PTOF

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola è elaborato dal collegio dei docenti e, nel caso di richiesta di percorso a indirizzo musicale ai sensi del D.I. n. 176 del 01/07/2022, va, necessariamente, integrato con la sezione riguardante questa peculiare “offerta formativa” specie se addizionale alle precedenti o se ne modifica l’organizzazione. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è elaborato, lo ricordiamo, ai sensi dell’Ex art.1,comma14 della legge n.107 del 13 luglio 2015. dal Collegio Docenti con delibera apposita e sulla scorta dell’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico emanato con sua nota dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e delle associazioni dei genitori. Il PTOF, anche nella rimodulazione, deve essere approvato dal Consiglio d’Istituto, tenuto conto del RAV – Rapporto Annuale di Autovalutazione e del PDM – Piano di Miglioramento, che deve rimandare ad apposita delibera del Collegio dei Docenti. Il suddetto piano va pubblicato, nella sua rimodulazione, nel portale unico dei dati della scuola.
Il contesto
Tenuto conto dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla routine organizzativa e didattica degli anni scolastici precedenti, per esempio, l’I.C. di Crosia che prendiamo come riferimento come eccellente pratica organizzativa e di scelte dirigenziali, ha elaborato il suo PTOF, rimodulato ai sensi e per gli effetti della mutata normativa ordinamentale dell’indirizzo musicale, tenendo in considerazione le esigenze di tutti gli alunni, in particolar modo di quelli più fragili garantendo il pieno esercizio del diritto degli studenti al successo formativo e alla migliore realizzazione di sé, in relazione alle caratteristiche individuali, secondo principi di equità e di pari opportunità. La scuola è chiamata, infatti, sottolinea egregiamente il PTOF dell’I.C. di Crosia (più volte citato nei nostri articoli, per la capacità del dirigente scolastico di operare e di trovare eccellenti soluzioni gestionali e organizzative) a mettere in atto procedure finalizzate a salvaguardare il diritto all’istruzione per tutti gli studenti. L’Istituto comprensivo deve porsi, dunque, come polo culturale del territorio e promuove percorsi formativi ed educativi (come, non a caso, l’indirizzo Musicale) finalizzati alla piena realizzazione della Persona attraverso la garanzia del successo formativo di tutti e di ciascuno. Principale impegno dell’istituzione scolastica è quello di promuovere tutte le attività di creatività e di opportunità aventi influenza sulla qualità, intesa come misura del grado di crescita culturale e di soddisfazione degli alunni e delle parti interessate al servizio erogato. Il processo di pianificazione delle attività curriculari, extracurriculari e organizzative è centrato sulla qualità dell’apprendimento per tutti, sostenendo sia difficoltà e disagi, sia potenzialità ed eccellenze. Lavoriamo nella prospettiva di “costituire una Scuola intesa come luogo dell’apprendistato cognitivo, momento dell’incontro significativo, esperienza di vita…” (Freinet). La proposta formativa – si legge nel PTOF elaborato egregiamente dai docenti dell’Istituto Comprensivo di Crosia – mira alla ricerca dell’innovazione: nei contenuti, nei metodi, negli strumenti, nelle modalità di relazione, nelle opportunità di integrazione dei curricoli.
Il PTOF e i principi nodali di riferimento
Tale proposta si carica di senso e significato attraverso alcuni principi nodali:
- Uguaglianza e pari opportunità– Ogni attività didattica è rivolta sempre indistintamente alla collettività degli alunni e delle alunne; La scuola si adopera per impedire che le diversità possano in qualche modo limitare l’effettivo esercizio del diritto al successo formativo.
- Accoglienza, integrazione e inclusività– Tutti gli alunni sono uguali senza distinzione di sesso, lingua, colore, religione, modi di vita e cultura – Gli alunni e le alunne, diversi ed originali, sono accolti con il loro bagaglio di esperienze, competenze, sicurezze e paure. L’offerta formativa sostiene i progetti di vita di tutti gli alunni in situazioni di disagio personale e sociale . L’organizzazione dell’ambiente scolastico si presenta impegnato, armonico e sereno, centrato sulla cordialità, l’accoglienza, la fiducia, l’entusiasmo e su atteggiamenti di ascolto e colloquio nel rapporto con gli alunni – La scuola instaura un dialogo con le famiglie dedicando particolare attenzione alla fase iniziale di inserimento e nelle situazioni di rilevante particolarità.
- Accoglienza e personalizzazione– La scuola garantisce percorsi didattici motivanti, creativi e generatori di ulteriori prospettive di conoscenze, di competenze e di integrazione dei saperi. I docenti “personalizzano” i percorsi formativi degli alunni al fine di valorizzare le diverse potenzialità individuali di apprendimento. Le discipline sono considerate come un mezzo per la formazione integrale della personalità dell’alunno: la scelta degli obiettivi, dei contenuti, delle attività è guidata dalla consapevolezza degli stimoli da offrire al processo di sviluppo dell’alunno.
- Imparzialità e regolarità del servizio– La scuola garantisce regolarità e imparzialità: nella formazione delle classi e delle sezioni, nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori, nella formulazione degli orari delle classi e dei docenti.
- Diritto alla scelta, obbligo e frequenza – Ai genitori è riconosciuto il diritto di scelta fra diversi moduli orari; il dovere di fare assolvere l’obbligo scolastico, di un’adeguata attenzione alla frequenza dei propri figli per evitare la dispersione scolastica.
- Partecipazione, efficienza, trasparenza– I genitori sono invitati a partecipare democraticamente alla vita e alla gestione della scuola nei tempi e nei modi stabiliti dagli organi collegiali. L’attività e l’orario di servizio del personale scolastico sono improntati a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità, sia nell’attività didattica che nei progetti curricolari ed extracurricolari dell’offerta formativa integrata e di ampliamento.
- Innovazione e dinamicità– La scuola è attenta ai cambiamenti della società in cui è inserita e consapevole che le idee, conoscenze e cultura diffuse sul territorio sono il terreno fertile di sviluppo per l’innovazione tecnologica. L’offerta formativa si propone di sfruttare al meglio le tecnologie emergenti, per favorire l’utilizzo consapevole di dispositivi tecnologici con possibilità di ampliamento degli ambienti di apprendimento. La professionalità docente è rispettosa dei processi evolutivi dell’individuo nella sua diversità, facilitando l’acquisizione di competenze (cognitive, socio-affettive e socio-relazionali), attraverso attività didattiche, anche laboratoriali e multimediali, in un clima stimolante e motivante.
L’indirizzo musicale
I nuovi percorsi a indirizzo musicale ai sensi del D.I. n. 176 del 01/07/2022 offrono (lo facevano pure i precedenti, per la verità) alle famiglie la possibilità di frequentare, con modalità rivisitate e migliorate, gratuitamente corsi di avviamento alla pratica strumentale tenuti da docenti qualificati. Lo studio di uno strumento musicale richiede impegno, applicazione, ma anche divertimento ed allegria: un binomio educativo significativo in grado di generare valori condivisi. L’indirizzo musicale contribuisce a stimolare, mediante l’insegnamento di uno strumento musicale, la capacità nei giovani di apprezzare la Musica quale elemento di coesione, di coeducazione e sviluppo culturale.
Ai corsi si accede tramite un colloquio orientativo-attitudinale
Possono richiedere l’ammissione tutti gli alunni che si iscrivono alla Scuola Secondaria di I grado. I docenti di strumento si occupano di accompagnare l’alunno nella formazione e nella scoperta di sé e delle proprie potenzialità, per renderlo consapevole, partecipe e responsabile, attento ai valori della tradizione e della cultura musicale, inserito e integrato nella società attuale, in continua evoluzione. L’insegnamento strumentale, attraverso l’integrazione con l’educazione musicale, conduce all’acquisizione di capacità cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali (melodia, armonia, ritmo, timbro, dinamica, agogica) e alla loro traduzione operativa nella pratica strumentale, onde consentire agli alunni l’interiorizzazione di tratti significativi del linguaggio musicale a livello formale, sintattico e stilistico. La pratica strumentale permette di fare proprio il linguaggio musicale sia nei suoi aspetti tecnico- pratici sia teorici, consentendo un’appropriazione del linguaggio musicale di cui la vita quotidiana è ricca.
Orario lezioni strumento musicale
CLASSE DI FAGOTTO | CLASSE DI CHITARRA | |||
LUNEDÌ | 13.10-17.10 | LUNEDÌ | 13.10-17.10 | |
MARTEDI | 13.10-17.10 | MARTEDÌ | 13.10-17.10 | |
MERCOLEDÌ | 13.10-17.10 | MERCOLEDÌ | 13.10-17.10 | |
GIOVEDÌ | 13.10-16.10 | GIOVEDÌ | 13.10-16.10 | |
VENERDÌ | 13.10-16.10 | VENERDÌ | 13.10-16.10 |
CLASSE DI PIANOFORTE | CLASSE DI FISARMONICA | |||
LUNEDÌ | 13.10-17.10 | LUNEDÌ | 13.10-17.10 | |
MARTEDI | 13.10-17.10 | MARTEDI | 13.10-17.10 | |
MERCOLEDÌ | 13.10-17.10 | MERCOLEDÌ | 13.10-17.10 | |
GIOVEDÌ | 13.10-16.10 | GIOVEDÌ | 13.10-16.10 | |
VENERDÌ | 13.10-16.10 | VENERDÌ | 13.10-16.10 |
Organizzazione della didattica
Nell’organizzazione didattica, i docenti, cercando di ricondurre ad un disegno coerente ed unitario tutti gli interventi di natura culturale, organizzativa, didattica e gestionale, si legge nel PTOF dell’istituto Comprensivo di Crosia Mirto in provincia di Cosenza, guidato con magistrale competenza dal Dirigente Scolastico dott.ssa Rachele Anna Donnici, il cui stralcio sull’Indirizzo Musicale si allega all’articolo, si sono posti delle finalità dettate ed incastonate nel contesto socio-culturale in cui si opera, ciò trova la sua motivazione nella necessità che ogni comunità avverte di recuperare la propria identità, attraverso lo studio e la conoscenza delle proprie radici e tradizioni. Di conseguenza, l’obiettivo che ci si propone è quello di conservare e, là dove è necessario, recuperare l’identità culturale nella e della nostra comunità. L’impianto organizzativo-didattico si basa sul riconoscimento della valenza formativa della didattica laboratoriale che implica la trasversalità degli obiettivi e dei contenuti, l’integrazione tra le finalità, i saperi e le metodologie e la grande importanza attribuita alla continuità tra i vari segmenti della scuola che costituiscono un unico itinerario formativo finalizzato alla maturazione delle competenze necessarie per pensare, riflettere, interagire con gli altri ed il mondo culturale, sociale ed economico. In quest’ottica, l’esigenza di ampliamento/riqualificazione della proposta didattica tende a considerare lo studio del territorio, nei suoi diversi aspetti, luogo privilegiato per dare significato concreto alle discipline, nel vivo intreccio delle loro relazioni. I saperi si fondono in modo unitario, pur avvalendosi di tecniche e metodi tipicamente disciplinari, cercando di garantire da una parte l’inclusione sia degli alunni stranieri che dei portatori di disabilità o disagio, e dall’altra la valorizzazione del merito scolastico e di attività altamente significative in modo da sviluppare il senso di appartenenza.