Il piano di formazione dei dipendenti pubblici finanziato con il PNRR. Facciamo il punto

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Con la nota del ministro Brunetta n. 212 del 19 gennaio 2022, è stato annunciato un grande piano di formazione dei dipendenti pubblici, compreso il personale scolastico, per consentire alla Pubblica amministrazione di rinnovarsi e reinterpretarsi alla luce della sfida digitale, amministrativa ed ecologica che stiamo attraversando.

Nella sede del Dipartimento per la funzione pubblica è stato infatti presentato il piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione “Ri-formare la Pa. Persone qualificate per qualificare il Paese”.

Il PNRR e la formazione dei dipendenti.

Come si legge sul sito della funzione pubblica: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza individua nelle persone, prima ancora che nelle tecnologie, il motore del cambiamento e dell’innovazione nella Pubblica amministrazione. Lo sviluppo delle competenze dei dipendenti pubblici rappresenta, insieme al recruiting, alla semplificazione e alla digitalizzazione, una delle principali direttrici dell’impianto riformatore avviato con il decreto-legge 80/2021. Le transizioni amministrativa, digitale ed ecologica sono possibili soltanto attraverso un grande investimento sul capitale umano. La valenza della formazione è duplice: rafforza le competenze individuali dei singoli, in linea con gli standard europei e internazionali, e potenzia strutturalmente la capacità amministrativa, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese”.

Il piano di formazione.

Il piano può contare su un investimento quinquennale di circa 2 miliardi di euro e che si aggiungerà al naturale rinnovamento di competenze legato allo sblocco del turnover e alle decine di migliaia di nuove assunzioni necessarie all’attuazione del PNRR.

Il Piano parte da due ambiti di intervento: PA 110 e lode, e Syllabus per la formazione digitale.

Il Piano ha l’obiettivo di offrire a ciascun dipendente della Pubblica amministrazione grandi opportunità di investimento sul proprio percorso professionale e i nuovi contratti di lavoro del pubblico impiego raccolgono la sfida di creare opportunità di crescita per chi vuole scommettere sul miglioramento delle proprie competenze.

PA 110 e lode.

Grazie a un protocollo d’intesa siglato il 7 ottobre 2021 con la Ministra dell’Università e della Ricerca e alla collaborazione della CRUI, i dipendenti pubblici possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione di interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche. Da fine gennaio tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli altri atenei saranno consultabili, e continuamente aggiornate, al link http://www.funzionepubblica.gov.it/formazione.

Il Protocollo Funzione pubblica-Università prevede:

  • Contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca
  • Contratti a tempo determinato e altre forme contrattuali flessibili nelle PA
  • Dottorati di ricerca: monitoraggio dell’offerta ed elaborazione congiunta di programmi di ricerca coerenti con l’interesse specifico delle PA
  • Formazione universitaria professionalizzante, in particolare per la finalità di consentire ai dipendenti pubblici diplomati il conseguimento della laurea
  • Elaborazione di specifici programmi di studio da diffondere nelle università per la formazione mirata nei settori di interesse delle PA
  • Elaborazione di specifici elenchi di ricercatori e tecnologi di università ed enti di ricerca disponibili per posizioni di comando, distacco o mobilità a tempo determinato nelle PA
  • Elaborazione congiunta di programmi di studio e lavoro all’estero
  • Semplificazione della normativa di settore.

Syllabus per la formazione digitale.

Dal 1° febbraio le amministrazioni cominceranno a segnalare i nominativi dei dipendenti che potranno accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali sulla piattaforma https://www.competenzedigitali.gov.it/. In base agli esiti della valutazione iniziale, la piattaforma proporrà ai dipendenti i moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze, moduli arricchiti dalle proposte delle grandi aziende del settore tecnologico, a partire da TIM e Microsoft. Alla fine di ogni percorso sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con Sogei.

Dal 10 al 31 gennaio oltre 50 operatori, pubblici e privati, nazionali e internazionali, hanno risposto all’avviso di manifestazione di interesse pubblicato dal Dipartimento della funzione pubblica, mettendo a disposizione, a titolo gratuito, contenuti formativi coerenti con gli obiettivi del Piano e, in particolare, con il modello di competenze digitali definito nel Syllabus.

Le prime amministrazioni interessate possono aderire entro il 15 febbraio 2022 attraverso la compilazione del modulo online, nel quale devono indicare un proprio referente, individuare i dipendenti da formare e avanzare una proposta sui tempi di partecipazione del proprio personale. Il Dipartimento della funzione pubblica, una volta raccolte le manifestazioni di interesse delle amministrazioni, definirà il calendario delle attività, che sarà comunicato a ciascuna di esse.

Nella fase di avvio, la scadenza del 15 febbraio è necessaria al Dipartimento della funzione pubblica per il corretto dimensionamento dei servizi da erogare; a regime, sarà in ogni caso possibile, per le amministrazioni, accedere al programma in qualsiasi momento.

La partecipazione all’iniziativa non ha costi, né per le amministrazioni, né per i singoli dipendenti. Per le persone, il programma rappresenta una occasione di investimento sul proprio percorso professionale; per le amministrazioni, una grande opportunità di crescita per il loro sistema di competenze organizzative, finalizzata a fornire una risposta sempre più efficace e di qualità ai bisogni dei cittadini.

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