Il PEI prevede 32 ore di assistenza di Lingua dei segni per bambino con disabilità, ma il Comune di Bari riduce a 12. Il Tribunale: “Condotta discriminatoria”

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Il Tribunale di Bari ha emesso una sentenza a favore di uno studente con disabilità di Altamura, riconoscendo il suo diritto a 32 ore settimanali di assistenza alla comunicazione in Lingua dei Segni Italiana, come previsto dal suo Piano Educativo Individualizzato. La decisione del tribunale risale allo scorso 3 gennaio, ma è stata resa nota solo oggi, 17 gennaio.

La decisione arriva dopo una battaglia legale contro la Città Metropolitana di Bari e la Regione Puglia, che avevano precedentemente ridotto l’assistenza a sole 12 ore settimanali. L’Associazione Malattie Rare dell’Alta Murgia (Amaram Aps) ha espresso grande soddisfazione per la vittoria ottenuta dalla famiglia del giovane.

La controversia sul numero di ore di supporto

Per l’anno scolastico 2024/2025, il Pei dello studente prevedeva la necessità di un assistente Lis per 32 ore settimanali, corrispondenti all’intero orario di lezione. Città Metropolitana e Regione, tuttavia, avevano deciso di limitare il supporto a 12 ore, disattendendo le indicazioni del Pei. Tale discrepanza ha portato la famiglia a intraprendere un’azione legale.

Il Tribunale condanna la riduzione dell’assistenza

Il Tribunale di Bari ha stabilito che la riduzione delle ore di assistenza Lis costituiva una discriminazione nei confronti dello studente, violando le normative nazionali e internazionali sul diritto all’istruzione per le persone con disabilità. La sentenza obbliga Città Metropolitana e Regione a garantire le 32 ore di supporto previste dal Pei e le condanna al pagamento delle spese processuali.

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