Il pedagogista Sidoti: “Una società migliore si costruisce con dei professionisti dell’educazione”
Di Massimo Luciano Sidoti, pedagogista – Continuo ad affermare che una società migliore si costruisce con dei professionisti dell’educazione. La psicologia interviene e previene il disagio dell’adolescente, ma in realtà è il Pedagogista che lavora per costruire un costrutto emotivo dell’adolescente. Per poterlo costruire e per poterlo assimilare occorre lavorare nei comportamenti emozionali.
Quindi ciò che ci interessa di più è l’emotività, perché l’emozione è dettata da una pulsazione forte o meno forte che sia. L’adolescente non riesce a contenere l’accelerazione dei battiti dentro di se, che è differente dal sentimento d’amore, di gelosia, di rabbia , da ciò si evince che solo l’educazione al sentimento non basta. Il sentimento scatta dopo la sensazione emotiva.
L’emotività è qualcosa che ti travolge, che non puoi contenere, ed essa in alcuni soggetti può sfociare si in sentimenti di rabbia, invidia, delusione. Gli adulti essendo consapevoli dei rischi sociali che corrono oggi, devono lavorare affinché ci siano più strumenti possibili per diffondere l’educazione emotiva, per dare la possibilità ai ragazzi di sapersi controllare soprattutto quando scattano in loro emozioni incontenibili.
Ciò permetterebbe ai nostri ragazzi di ragionare su determinati aspetti della loro vita. Si tende ad affidarsi alla Psicologia, essa ha una grande valenza nel mondo dell’auto analisi e della prevenzione, ma è anche vero che noi dobbiamo costruire delle menti. Pertanto, il pedagogista tende ad approcciarsi con i ragazzi esternando in maniera esatta le proprie emozioni definendone via via le modalità corrette, dandone l’esempio in prima persona.
Tutto ciò che avviene nel mondo delle esperienze di vita dell’adolescente è dettato da una inconsapevolezza nel gestire la propria emotività. I ragazzi non hanno più riferimenti corretti in famiglia, non vivono più momenti di commozione, di sensazione intensa, di agitazione, di suggestione, di turbamento, di inquietudine, di batticuore, di tenerezza, questo destabilizza l’adolescente nel saper contenere le proprie emozioni.
Ciò che stiamo vedendo negli adolescenti sono forti emozioni prolungate che causano una reazione o di gioia o di aggressività oppure di rabbia, soprattutto nelle relazioni interpersonali di coppia adolescenziale.
L’emozione prolungata che solitamente è breve ma intensa possiamo definirla la chiave del disequilibrio della nostra società. L’emozione prolungata in senso negativo distrugge la razionalità, porta l’essere umano ad essere incapace di ragionare e contenere le proprie emozioni. I ragazzi non riescono ad riacquistare il proprio equilibrio all’interno di sé. Ciò porta in alcuni casi alla violenza anche inaudita.
L’adolescente pertanto vive di sensazioni senza comprendere con consapevolezza le proprie emozioni, non riesce ad interagire in modo corretto nelle relazioni di coppia. Tende a prevaricare la donna, prevaricarla nei sentimenti, prevaricarla nel modo di essere, prevaricarla alzando la voce oppure con la forza. Quindi se non si riesce a prevaricarla allora va in ogni caso eliminata.
Pertanto occorre intervenire nel quotidiano lavorando in famiglia, a scuola e nei centri ricreativi. Il Pedagogista esperto nell’educazione può generare passione emotiva positiva, rendendo i ragazzi non solo responsabili, consapevoli, ma anche capaci di un pensiero logico che li porti a ragionare con il cuore e con la mente.