Il pedagogista Novara: “Non si può subordinare la riapertura scuole alla vaccinazione degli alunni”

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Al via da oggi, come sappiamo, la vaccinazione anticovid per tutte le fasce d’età, anche per gli alunni della fascia 12-15 anni. Si tratta di un passo fondamentale per mettere in sicurezza la popolazione, anche in vista di settembre, quando si tornerà in classe. Su questo punto si è aperto un dibattito su cui è intervenuto anche il pedagogista Daniele Novara.

Dopo il via libera al vaccino per i 12-15enni, un articolo firmato da epidemiologi, medici, pediatri, psicologi, biologi, giuristi rilancia la preoccupazione che si voglia subordinare la riapertura delle scuole alla vaccinazione dei più giovani, mentre sarebbe più urgente procedere nella vaccinazione degli anziani e dei fragili“, scrive Daniele Novara.

Il pedagogista invece sottolinea come “i pronunciamenti del Ministero e di molti rappresentanti istituzionali vanno invece nella direzione di condizionare la riapertura delle scuole in presenza solo a una massiva vaccinazione di categorie che sono a basso rischio di infezione e contagio e a rischio trascurabile di morbidità, introducendo un chiaro vulnus democratico“.

E aggiunge: “Mai prima la medicina ha chiesto tanto: vale la pena ricordare che i trattamenti medici si somministrano per la tutela della salute individuale, senza poter essere imposti per il solo interesse alla salute collettiva, tanto più nel caso dei minori“.

Novara riporta dunque il pensiero di quegli esperti che non ritengono necessaria una vaccinazione di massa per quella fascia di alunni: “Data la bassa incidenza, la bassa gravità della malattia nelle fasce pediatriche e il fatto che le scuole non hanno un ruolo rilevante nella trasmissione del SARS-CoV-2, anche con le nuove varianti, e quindi i limitati benefici che i vaccini potrebbero avere per la collettività, al momento non si vede l’urgenza di vaccinare i giovani, mentre è molto più urgente vaccinare i tanti anziani e fragili che, per diversi motivi a loro non imputabili, non hanno avuto accesso al vaccino o non sono ancora riusciti a prenotarsi sulla piattaforma“. 

Inoltre, seppur questi dati siano preliminari, nei Paesi dove si è raggiunta un’alta copertura vaccinale (UK, Israele) la curva dei contagi è stata abbattuta anche senza la vaccinazione degli under 16“, conclude Daniele Novara.

Bianchi e Speranza puntano sulla vaccinazione dei più giovani

Nei giorni scorsi il Ministro Patrizio Bianchi ha puntato proprio sulla vaccinazione degli alunni: “I vaccini per i giovani sono necessariamente la strada, sono il modo in cui mettiamo in sicurezza non la singola persona, ma tutta la nostra comunità”. E ancora: “Gli obiettivi per il prossimo anno scolastico sono innanzitutto ripartire in sicurezza in presenza”.

Nei giorni scorsi il Ministro dell’Istruzione ha incontrato il collega della Salute, Roberto Speranza, per avviare un dialogo proprio su questi temi: i due ministri hanno concordato la assoluta priorità della riapertura in piena sicurezza delle scuole che potrà avvenire anche grazie all’estensione della campagna di vaccinazione alle classi anagrafiche più giovani. Nei prossimi giorni il confronto proseguirà coinvolgendo anche il Comitato Tecnico Scientifico.

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