Il pasticcio dei docenti non vaccinati che lavorano 36 ore a settimana, Pacifico (Anief): non sono inidonei, ma in salute e comunque potrebbero lavorare a distanza

Sui docenti non vaccinati che devono svolgere 36 ore settimanali c’è un errore di fondo del ministero dell’Istruzione: non si tratta di insegnanti non idonei alla professione, così come invece indicato nel Decreto Legge n. 24 di fine marzo.
A sottolinearlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in un’intervista ad Orizzonte Scuola, il sindacalista ha detto che “il pasticcio è nato dal fatto che il ministero si ostina a pensare che questo personale sia assimilabile a personale inidoneo”.
“Il personale inidoneo – continua Pacifico – è dichiarato tale dopo visita collegiale. Abbiamo ribadito che il personale non vaccinato è sano: entra a scuola con tampone negativo. Non si può punire ma va tutelato. Al limite dovrebbe essere inquadrato come lavoratore fragile e utilizzato a distanza nella sua attività”.
Anief ricorda che sulle 36 ore settimanali imposte ai docenti non vaccinati attraverso una specifica nota ministeriale, Anief ha avviato apposito ricorso: il giovane sindacato continua infatti a chiedere con forza l’annullamento della nota, ancora di più qualora sia seguita da ordine di servizio del dirigente scolastico e per richiedere comunque il pagamento delle ore straordinarie aggiuntive oltre il proprio orario di servizio.