Il Ministro Valditara commemora Sergio Ramelli: “Il rispetto della persona umana va oltre l’appartenenza politica”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha partecipato alla cerimonia di apposizione di una nuova targa commemorativa per Sergio Ramelli presso l’Istituto Molinari di Milano, a cinquant’anni dall’aggressione che portò alla sua morte.
“Voglio ringraziare la scuola per avere accettato l’affissione di questa targa. Lo ritengo un giorno importante per commemorare un ragazzo ucciso 50 anni fa”, ha dichiarato il Ministro, sottolineando come “la morte di qualsiasi ragazzo deve essere sempre rispettata e commemorata perché la persona umana non ha appartenenza politica”.
La storia di un giovane non violento
Durante la cerimonia, Valditara ha ricordato la figura di Ramelli, evidenziando aspetti della sua storia personale: “Sergio Ramelli non era un violento, secondo alcune testimonianze agli atti avrebbe addirittura aderito al Fronte della Gioventù dopo avere fatto un tema sulle Brigate Rosse, dove lui condannava duramente le Br e il silenzio diffuso nei confronti dell’uccisione di due militanti del movimento sociale“.
Un simbolo di rispetto per le idee diverse
Il Ministro ha voluto trasformare questa commemorazione in un momento di riflessione più ampia: “Ho voluto che questa giornata fosse trasformata in una giornata simbolica, di come si debba rispettare chiunque abbia delle idee anche diverse”. L’iniziativa si inserisce in un contesto di educazione civica e di promozione del dialogo democratico, valori fondamentali che il sistema scolastico dovrebbe trasmettere alle nuove generazioni. La commemorazione diventa così un’occasione per riflettere sull’importanza del rispetto reciproco e della convivenza civile, al di là delle differenze ideologiche.
Frassinetti: “Ucciso per le sue idee”
“Nel 50esimo anniversario della barbara aggressione di Sergio Ramelli, che ha causato la sua morte dopo 47 giorni di agonia, assieme al Ministro Valditara, abbiamo voluto onorare la memoria del suo sacrificio apponendo una targa con l’intestazione del Ministero dell’Istruzione e del merito. Ritengo particolarmente significativo avere specificato sulla targa che Sergio è stato ucciso per le sue idee, affinché gli studenti, riflettendo sulle tragedie della violenza politica degli anni 70, comprendano la necessità che il confronto delle idee sia sempre immune da ogni forma di odio e di discriminazione“: così il sottosegretario all’istruzione e al merito, Paola Frassinetti.