Il libro di Bocchino sulla destra da leggere nelle scuole, Vecchioni: “Lo utilizzerei per insegnare tutte le canzoni di Fabrizio De André”

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La proposta del presidente del Senato Ignazio La Russa di introdurre il libro di Italo Bocchino nei programmi scolastici ha suscitato reazioni contrastanti.

“Caro ministro dell’Istruzione, mi piacerebbe che questo libro venisse distribuito e adottato nelle scuole”, ha dichiarato La Russa, definendo l’opera “un manuale di difesa civile contro le bugie della sinistra”.

Il libro, secondo La Russa, non sarebbe un testo di opinione, ma un’opera basata su “dati e numeri” che offrirebbe una prospettiva diversa rispetto a quella insegnata a scuola. “Sarebbe una goccia d’acqua contro le bugie che a scuola la sinistra racconta ai bambini!”, ha affermato il presidente del Senato.

A questa proposta, Roberto Vecchioni ha replicato con una controproposta durante la trasmissione In altre parole su La7. “Adesso ci aggiungiamo altri libri, è complicato”, ha commentato il cantautore. “Cosa togliamo per dare posto al libro di Italo Bocchino? Cosa possiamo togliere dal programma del liceo?”.

A un suggerimento di eliminare alcuni autori del Seicento, Settecento e Ottocento, Vecchioni ha risposto con un’idea provocatoria: “Io proporrei invece il libro di Bocchino per insegnare nelle scuole tutte le canzoni di De André”. Una proposta accolta con favore dal conduttore, Massimo Gramellini.

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