Il Garante della Privacy blocca ChatGPT, il Moige: “Necessario introdurre regole e norme più chiare a tutela dei minori”

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Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha bloccato ChatGPT, accusandolo di raccogliere illecitamente informazioni degli utenti.

Secondo il Movimento Italiano Genitori (Moige), manca un’informativa chiara e trasparente riguardo alla raccolta, archiviazione e utilizzo di questi dati.

Il direttore generale del Moige, Antonio Affinita, ha dichiarato che molte persone stanno utilizzando questa tecnologia, tra cui molti minori, attratti dall’intelligenza artificiale e dalla possibilità di creare contenuti in modo semplice. Tuttavia, la mancanza di trasparenza richiede maggiore attenzione, soprattutto per quanto riguarda i minori.

Affinita è d’accordo con la posizione del Garante per la Protezione dei Dati Personali e sostiene che le istituzioni e gli organi competenti dovrebbero accogliere l’appello e avviare le necessarie verifiche per garantire che chi sceglie di utilizzare queste tecnologie lo faccia in modo consapevole, senza vedere i propri diritti violati o i propri dati personali utilizzati in modo poco trasparente. Secondo Affinita, è necessario introdurre regole e norme più chiare, nonché una maggiore informazione.

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