Il Garante della Privacy “bacchetta” la scuola: non si possono divulgare dati specifici degli alunni nelle mail inviate alle famiglie. PROVVEDIMENTO [PDF]

WhatsApp
Telegram

Un istituto comprensivo a Udine ha affrontato un’indagine sull’uso improprio dei dati personali degli studenti. In un contesto di crescente sensibilità verso la privacy e la protezione dei dati personali, questo caso solleva questioni rilevanti sulla corretta gestione delle informazioni in ambito scolastico.

Il nodo centrale della controversia si riconduce alla comunicazione e-mail da parte di un insegnante, che conteneva dati personali riguardanti il comportamento di alcuni studenti, inviata a tutti i genitori della classe. L’atto è stato ritenuto una violazione degli articoli 5 e 6 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e dell’articolo 2-ter del Codice da parte del Garante della Privacy con il provvedimento n. 9946323 del 28 settembre 2023.

In risposta, l’istituto ha avanzato argomentazioni difensive, sottolineando la particolare situazione della classe e la presunta conoscenza preesistente dei genitori sulle dinamiche interne. Tuttavia, queste argomentazioni non sono state ritenute sufficienti a giustificare la divulgazione dei dati.

L’Istituto ha anche implementato misure formative aggiuntive sul trattamento dei dati personali e ha introdotto procedure rafforzate per garantire la conformità con la normativa vigente in materia di protezione dei dati.

Nonostante le misure adottate, l’Ufficio del Garante per la Protezione dei Dati Personali ha confermato la valutazione preliminare dell’illecito e ha ammonito l’Istituto per la violazione commessa. L’ammonizione si basa sul riconoscimento che la condotta illecita ha coinvolto un numero limitato di soggetti all’interno della comunità scolastica e che si è trattato di un caso isolato.

L’episodio evidenzia l’importanza della formazione continua del personale scolastico sulla protezione dei dati personali e sulla corretta comunicazione con i genitori. La gestione delle informazioni in un ambiente educativo deve essere attenta e rispettosa della privacy degli studenti, in particolare in situazioni delicate come quelle legate al comportamento degli alunni.

PROVVEDIMENTO [PDF]

Insulti e volgarità in classe, due alunni nel mirino, la maestra scrive a tutte le famiglie. Il Garante bacchetta la scuola: “Violata la privacy”

WhatsApp
Telegram

Interpelli per le supplenze, le scuole iniziano a pubblicare. Ti informiamo noi quando una scuola cerca un supplente e inviamo la tua candidatura. Il nuovo sistema di Interpelli Smart