Il friulano è una lingua, boom di adesioni ai laboratori: oltre il 79% delle famiglie (27mila studenti). L’esperto: “Il bilinguismo contribuisce alla salute del cervello

Il Friuli Venezia Giulia sta vivendo una vera e propria rivoluzione linguistica, con il friulano che assume un ruolo centrale nell’educazione dei giovani.
Nell’ultimo anno scolastico, l’insegnamento del friulano è stato accolto dal 79% delle famiglie, coinvolgendo oltre 27.000 studenti. Il dato testimonia l’importanza crescente di un’educazione plurilingue, riconosciuta per i suoi vantaggi cognitivi e culturali.
Il percorso didattico prevede almeno 30 ore annue di studio del friulano, integrato nel 20% del curriculum scolastico senza incidere sul tempo dedicato ad altre materie. Le famiglie possono esprimere la loro scelta per questo insegnamento attraverso l’iscrizione online sul portale del Miur o tramite modulo cartaceo per la scuola dell’infanzia.
Secondo l’Arlef, l’Agenzia regionale per la lingua friulana, l’apprendimento precoce di più lingue, come l’italiano e il friulano, arricchisce le capacità di apprendimento e comprensione dei bambini, migliorando anche le loro abilità logico-matematiche e creative. Inoltre, il bilinguismo contribuisce alla salute del cervello, riducendo il rischio di demenza e Alzheimer.
Il professore Luca Melchior dell’Alpen Adria Universität di Klagenfurt, a Il Messaggero Veneto, sottolinea la vitalità e l’importanza del friulano, anche in un’era di forte globalizzazione. Tuttavia, avverte del rischio che l’uso del friulano rimanga confinato all’ambiente scolastico.
Melchior spiega anche il ruolo cruciale della famiglia e del contesto sociale nel trasmettere e valorizzare la lingua friulana. L’uso quotidiano del friulano nei media e negli uffici pubblici è fondamentale per il suo prestigio e per garantirne la tutela.
A differenza di altre lingue minoritarie, come i cimbri del Veneto o lo sloveno in Carinzia, il friulano mostra segni di vitalità e prestigio crescenti. La sua presenza nelle scuole, nella cartellonistica stradale e nelle insegne commerciali conferma il suo radicamento nel territorio friulano.