Il figlio 15enne violentò una ragazzina di 12 anni. Genitori condannati al risarcimento di 250mila euro: “Non gli insegnarono il rispetto delle donne”

Un caso di violenza sessuale su minore che scuote Frosinone e apre un importante dibattito sul ruolo educativo dei genitori. Nel 2012, durante la festa patronale, una ragazzina di 12 anni viene violentata da un ragazzo di 15 anni. Il Tribunale dei Minori, pur riconoscendo la gravità del fatto, concede a Luca il perdono giudiziale in virtù della sua giovane età.
La battaglia legale dei genitori di Barbara
I genitori di Barbara, distrutti dal dolore e indignati per la decisione del Tribunale, decidono di non arrendersi. Assistiti da un legale intraprendono una battaglia legale contro i genitori del ragazzo, accusandoli di non aver esercitato un adeguato controllo sul figlio e, soprattutto, di non averlo educato al rispetto delle donne.
La sentenza: 250 mila euro di risarcimento
Come segnala il Corriere della Sera, il Tribunale Civile di Frosinone, dopo aver esaminato il caso, ha condannato i genitori del ragazzo a risarcire la ragazza con 250mila euro. La sentenza si basa su un principio fondamentale: la responsabilità dei genitori non si limita al controllo del comportamento dei figli, ma si estende al loro percorso educativo.
Un precedente importante contro la violenza di genere
La sentenza del Tribunale di Frosinone rappresenta un precedente importante nella lotta alla violenza di genere. Educare al rispetto dell’altro sesso, insegnare ai propri figli a rifiutare ogni forma di prevaricazione e violenza, diventa un dovere imprescindibile per ogni genitore. La sentenza, inoltre, offre un’importante chiave di lettura anche per contrastare il fenomeno del bullismo. Se è vero che i genitori non possono controllare ogni azione dei figli, è altrettanto vero che hanno il dovere di educarli al rispetto delle regole, al senso di responsabilità e all’empatia.