Il fallimento dell’educazione, Paolo Crepet denuncia la società: “Difficilmente si tornerà indietro. Genitori amici dei figli, anche i nonni complici di questo sistema”

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Lo psichiatra Paolo Crepet, noto per i suoi scritti e interventi sul disagio giovanile, ha espresso, in un’intervista a La Repubblica, la sua preoccupazione per la frequenza degli episodi di violenza e degrado tra i giovani.

Secondo Crepet, il problema non è solo il coltello o la violenza in sé, ma il fatto che siano diventati una consuetudine nella società.

Crepet afferma che la società ha fallito nell’educazione dei giovani e che difficilmente si tornerà indietro. Il problema, secondo lui, è iniziato quando è finito il tempo dell’educazione autoritaria e i genitori hanno iniziato a fare gli amici dei figli. I nonni, inoltre, sono altrettanto pericolosi perché sono complici di questo sistema.

Il fatto che i giovani facciano “seratona” a tredici o quattordici anni è considerato normale, e questo è il problema. Crepet sostiene che i genitori di oggi sono quelli che giocavano con videogiochi violenti negli anni ’90 e che non hanno imparato a educare i loro figli in modo diverso.

Secondo Crepet, il problema non è solo la violenza, ma anche il fatto che i giovani hanno troppi soldi in tasca e che i genitori accettano di dare loro denaro per comprare alcol e altre sostanze. Tale sistema perverso è alimentato anche dai gestori dei locali che non rispettano le leggi.

La cosa che preoccupa di più Crepet è il fatto che stiamo parlando di ragazzini in età pediatrica che sono violenti e annoiati. La generazione di genitori di oggi è fallita, secondo Crepet, e non sa come frenare la catastrofe che ha creato.

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