Il docente di sostegno non è obbligato a conoscere linguaggio braille anche se lo studente ne ha bisogno. Baldino: “Inaccettabile”
La situazione di Alisea, una studentessa non vedente di Cariati, in Calabria, ha spinto la deputata Vittoria Baldino, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, a lanciare un appello urgente alle istituzioni. L’alunna, affetta da retinopatia, affronta gravi difficoltà scolastiche per la mancata assegnazione di un docente di sostegno con competenze specifiche per il linguaggio Braille. Baldino ha richiesto così l’intervento del Ministro dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale per garantire il diritto all’inclusione e all’accessibilità educativa per Alisea.
La deputata ha definito “inaccettabile” la mancanza di un insegnante di sostegno specializzato per Alisea, sottolineando come questa carenza comprometta seriamente il diritto all’istruzione della studentessa. Secondo Baldino è essenziale che le istituzioni scolastiche rispettino le normative in vigore, garantendo un supporto adeguato e specifico per ogni tipo di disabilità.
La deputata ha ricordato la sentenza del Consiglio di Stato n. 5851/18, che stabilisce il diritto degli studenti disabili a ricevere un supporto educativo mirato anche qualora manchino in graduatoria docenti con le competenze richieste. Secondo il Consiglio, le scuole sono obbligate a trovare soluzioni alternative per garantire l’accesso a un’istruzione inclusiva. L’insegnante di sostegno, per essere utile ed efficace, deve possedere competenze tecniche adeguate al contesto specifico in cui opera, altrimenti il suo ruolo risulta inefficace per l’integrazione dello studente disabile.
Baldino conclude sottolineando la necessità che Alisea possa usufruire dello stesso livello di istruzione dei suoi coetanei, senza essere penalizzata da ritardi burocratici o dalla mancanza di competenze specifiche nell’organico scolastico. “Nessuno studente deve essere lasciato indietro o ostacolato da decisioni burocratiche e inadempienze istituzionali” afferma la deputata, richiamando l’attenzione sull’urgenza di un intervento risolutivo in merito.