Il docente di sostegno: fare didattica a distanza non vuol dire essere connessi anche dopo la lezione per lo svolgimento dei compiti

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La professione del docente (sovente denigrata e messa in discussione) non si limita esclusivamente alle ore di servizio e alle attività funzionali all’insegnamento ma prosegue anche a casa, con la correzione degli elaborati degli studenti, preparazione delle lezioni, ricerca di strategie didattiche per motivare e rendere i propri allievi, attanti ricettivi, nel loro processo di formazione.

I docenti quindi sono sempre connessi ai loro alunni, a differenza di un qualsiasi altro impiego che sia un full o part time, oltre il quale, la porta viene chiusa per poi riaprirsi solo l’indomani.

L’invasione devastante del Covid 19, ha mutato il modo di far didattica, e gli insegnanti con l’inserimento della didattica digitale integrata hanno ampliato i loro orizzonti conoscitivi servendosi anche degli strumenti digitali didattici per coinvolgere gli studenti nel loro processo di apprendimento.

L’orario di servizio in DID per gli insegnanti

Lo scorso 6 novembre è stata sottoscritta l’Ipotesi di Contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI) sulla Didattica digitale integrata fra le Organizzazioni Sindacali FLC – CGIL, CISL Scuola ANIEF e il Ministero che il 9 novembre, ha diffuso la Nota 2002 – Note operative Ipotesi di Contratto sulla Didattica digitale integrata, nella quale in riferimento all’orario di servizio dei docenti si stabilisce quanto segue:

“Il personale docente è tenuto al rispetto del proprio orario di servizio, anche nel caso in cui siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti, con gli eventuali recuperi, e alle prestazioni connesse all’esercizio della professione docente, nelle modalità previste dal Piano DDI. In particolare, il docente assicura le prestazioni in modalità sincrona al gruppo classe o a gruppi circoscritti di alunni della classe, integrando dette attività in modalità asincrona a completamento dell’orario settimanale di servizio, sulla base di quanto previsto nel Piano DDI”.

“Il docente ha facoltà di introdurre, come peraltro possibile nell’attività didattica svolta in presenza, gli opportuni momenti di pausa nel corso della lezione in DDI, anche in funzione della valorizzazione della capacità di attenzione degli alunni. Tale possibilità è prevista anche nel caso siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti”.

“Nel caso di sospensione totale dell’attività didattica, l’orario di servizio settimanale dei docenti dovrà corrispondere al nuovo quadro di lezioni declinato nell’apposito Piano scolastico in applicazione delle Linee guida sulla DDI (che prevedono una rimodulazione delle attività educative e didattiche per gli alunni con una quota minima di lezione a seconda del grado di scuola, avendo cura di assicurare un adeguato spazio settimanale a tutte le discipline) [art.2 co.2]”.

I docenti di sostegno in DID

Le direttive dell’Ipotesi su citata, riguardano tutti i docenti, compresi quelli di sostegno, i quali molto spesso si trovano nelle condizioni di supportare i loro alunni anche oltre l’orario di servizio previsto durante la didattica digitale integrata.

Lo schermo di un pc o di un tablet risultano essere gli strumenti meno adatti per supportare il proprio alunno da remoto ma questo riguarda tutti gli studenti coinvolti nella DID per cui è compito del consiglio di classe motivarli, coinvolgendoli e rendendo essi stessi i protagonisti della lezione nella classe virtuale: giochi didattici, video, dibattiti su tematiche di loro interesse.

Indubbiamente gli alunni con disabilità anche in questa fase emergenziale, hanno diritto ad un numero adeguato di lezione di ore di sostegno, così come stabilite dal PEI ma ciò non significa che il docente di sostegno debba essere impegnato tutto il giorno con l’alunno disabile, persino nello svolgimento delle consegne.

Il diritto alla disconnessione per docenti e studenti tutti, è stato tutelato organizzando e prevedendo anche le lezioni orarie ridotte, con pause tra una e l’altra, a difesa e rispetto della libertà di ognuno a non essere connessi continuamente.

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