Il “difficile” rientro in classe dei docenti, il parere di un preside: “Il lavoro è pesante, ma le vacanze servono a riprendersi. Il ritorno a scuola è giusto e opportuno. Non si riprende subito a pieno ritmo”
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il dibattito sul ritorno in classe per i docenti si accende, coinvolgendo opinioni e riflessioni da parte di chi vive quotidianamente il mondo dell’istruzione.
Vito Pecoraro, dirigente scolastico dell’istituto alberghiero Pietro Piazza di Palermo, la scuola più grande d’Italia con quasi 2500 studenti, ha condiviso il suo punto di vista su Facebook, offrendo una prospettiva diretta e sincera sulla questione.
Pecoraro sottolinea come il lavoro di docente sia spesso frainteso, ridotto alle sole ore di lezione settimanali che variano tra 18 e 25 a seconda del grado scolastico. Tuttavia, egli evidenzia che l’impegno richiesto va ben oltre queste ore, comprendendo preparazione, aggiornamento e gestione di attività extracurriculari. Le vacanze estive, quindi, non sono un privilegio, ma una necessità per recuperare energie dopo un anno di lavoro intenso e usurante.
Nel suo intervento, Pecoraro esprime fastidio per i commenti negativi riguardo al difficile rientro in classe. Egli ritiene che, dopo un periodo di riposo adeguato, il ritorno al lavoro sia non solo giusto, ma anche opportuno. Sottolinea che il rientro non avviene a pieno ritmo immediatamente, permettendo un adattamento graduale che dovrebbe essere visto come un’opportunità piuttosto che un peso.
Pecoraro invita a evitare di alimentare commenti pesanti da parte di chi non è coinvolto nel mondo della scuola. La sua riflessione mira a promuovere una maggiore comprensione e rispetto per la professione docente, spesso oggetto di stereotipi e critiche ingiuste. Il preside incoraggia i colleghi a mantenere un atteggiamento positivo e a valorizzare il proprio ruolo fondamentale nella formazione delle nuove generazioni.
Il messaggio di Vito Pecoraro è un richiamo alla responsabilità e alla consapevolezza del valore del lavoro educativo. In un contesto complesso come quello scolastico, il ritorno in classe rappresenta un momento cruciale che richiede impegno e dedizione, ma anche la capacità di affrontare le sfide con spirito costruttivo. La sua voce si unisce a quella di molti altri educatori che, con passione e determinazione, continuano a plasmare il futuro dei giovani.