Il computer portatile obbligatorio per gli studenti, a Basilea la scelta che divide: “Un fattore di discriminazione sociale, non tutti possono permetterselo”

Fa discutere quanto deciso in un cantone della Svizzera riguardo l’obbligatorietà dell’utilizzo di computer portatili. La norma, come la webzine elvetica TIO.ch, impone requisiti specifici per i dispositivi, escludendo l’uso di vecchi tablet o computer.
Per molte famiglie, specialmente quelle con più figli, l’acquisto di un laptop può rappresentare un grosso impegno finanziario. Questa spesa aggiuntiva è vista come un potenziale fattore di discriminazione sociale, limitando l’accesso all’istruzione superiore per le famiglie meno abbienti. Tale situazione potrebbe ostacolare le aspirazioni universitarie e di carriera degli studenti.
In Svizzera, il primo anno delle scuole superiori rientra nel ciclo dell’istruzione obbligatoria. La richiesta di un investimento così significativo per un’istruzione che dovrebbe essere garantita solleva ulteriori dubbi. Il canton Berna, dove è prevista l’obbligatorietà, ha risposto offrendo un contributo di 200 franchi (poco più di 200 euro)per studente, ma questo potrebbe non essere sufficiente per coprire i costi.
Un insegnante stima che il costo totale per l’educazione secondaria e universitaria sia di circa 5000 euro per studente. Sebbene esistano prestiti di studio e borse di studio per le famiglie bisognose, spesso queste misure non sono ben conosciuti.
Stefan Wolter, economista esperto in educazione, sottolinea che l’onere finanziario non si limita all’acquisto del laptop. Gli studenti che proseguono gli studi oltre le scuole medie spesso non hanno un reddito proprio e dipendono dal sostegno familiare, a differenza di chi sceglie un apprendistato. Wolter suggerisce una maggiore attenzione al problema e la possibilità che il canton Berna valuti misure di sostegno più efficaci per le famiglie a basso reddito.