Il centrodestra vince le elezioni: nei primi 100 giorni quasi 40 miliardi da trovare per la Legge di Bilancio

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L’Italia svolta a destra. Fratelli d’Italia è il primo partito, con oltre il 25% dei voti. Il centrodestra avrà circa 115 senatori e 235 deputati, una maggioranza solida in entrambe le camere, ma lontana dai due terzi.

Il nuovo governo dovrà trovare entro il prossimo 31 dicembre almeno 40 miliardi di euro, 5 dei quali per estendere fino a fine anno gli effetti contro il caro-energia, introdotti con il decreto Aiuti ter, e altri 35 per consentire, attraverso la prossima legge di bilancio, che alcuni provvedimenti introdotti dal Governo Draghi non decadano con l’avvio del nuovo anno.

Lo sottolinea l’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia), secondo il quale “sarà quasi impossibile mantenere, almeno nei primi 100 giorni, le promesse elettorali annunciate in questi ultimi due mesi come, ad esempio, la drastica riduzione delle tasse, la riforma delle pensioni, il taglio del cuneo fiscale”.

Quasi 40 miliardi da trovare subito

  1. Quasi 15 miliardi di euro per rinnovare nei primo trimestre le misure contro il caro energia previste dal decreto Aiuti ter;
  2. almeno 8,5 miliardi di euro per indicizzare le pensioni;
  3. almeno 5 miliardi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego;
  4. 4,5 miliardi di euro per lo sconto contributivo del 2 per cento a carico dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 35 mila euro;
  5. 2 miliardi di euro di spese indifferibili.

Entro il 20 ottobre il disegno di legge di Bilancio

Entro il 27 settembre, spiega la Cgia, “sarà il governo uscente a presentare la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef), mentre spetterà al nuovo esecutivo redigere entro il 15 ottobre il Documento programmatico di bilancio (Dpb) ed entro il 20 ottobre il disegno di legge di bilancio. Scadenze, queste ultime due, che quasi certamente non potranno essere rispettate, visto che la prima seduta delle nuove Camere è stata fissata il 13 ottobre. Anche approvare in tempo la finanziaria 2023 non sarà facile: per legge il voto definitivo deve avvenire entro il 31 dicembre, altrimenti scatta l’esercizio provvisorio. Pertanto, i tempi a disposizione sono strettissimi e non sarà facile trovare le tutte le risorse per confermare anche per l’anno venturo molti provvedimenti introdotti dal governo Draghi”.

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