Il caso della scuola in Cina che confisca e distrugge i cellulari degli alunni: “Chi viene sorpreso in classe a giocare viene punito” [VIDEO]

La dipendenza da smartphone e social media è un problema crescente, soprattutto tra i giovani. In Cina, una scuola ha adottato un metodo drastico per contrastare questo fenomeno: confiscare i telefoni degli studenti e distruggerli a martellate.
In una scuola media di Lishui, nella provincia dello Zhejiang, gli studenti sono costretti a consegnare i propri cellulari all’ingresso dell’istituto. I telefoni vengono poi conservati in una cassaforte e restituiti solo al termine delle lezioni. Se uno studente viene sorpreso con il telefono in mano, il dispositivo viene confiscato e distrutto in una cerimonia pubblica. Il preside della scuola ha dichiarato che questa misura è stata adottata per migliorare la concentrazione degli studenti e per evitare che vengano distratti dai social media.
Le reazioni a questa metodologia sono contrastanti.Alcuni genitori appoggiano la decisione della scuola, affermando che è un modo efficace per educare i figli all’autodisciplina e per evitare che perdano tempo prezioso con i videogiochi e le chat. Altri, invece, la considerano un metodo troppo severo e addirittura crudele.
Non è chiaro se questa pratica sia diffusa anche in altre scuole cinesi. Tuttavia, il caso ha acceso un acceso dibattito sulla dipendenza da smartphone e sul ruolo della tecnologia nella scuola.
#CINA 🇨🇳📵
Usi il telefono a scuola? In questa scuola cinese te lo prendono a martellate 😱pic.twitter.com/igs4ASCIQt
— Asiablog.it (@Asiablog_it) March 14, 2024