Il caso della frana che costringe gli studenti alla Dad. I genitori: “Situazione insostenibile”. Accade in Trentino
Oltre un mese dopo la frana del 11 febbraio, la statale 240 tra Mezzolago e Molina di Ledro è ancora chiusa. La Provincia aveva assicurato la riapertura per la prima settimana di marzo, ma la situazione si è rivelata più complessa del previsto.
Le famiglie e gli studenti della Valle del Chiese sono esasperati. I ragazzi sono costretti a fare i conti con la Dad, la didattica digitale integrata, o a lunghe e complicate tratte con i mezzi pubblici. C’è chi paga di tasca propria un pullmino privato, chi fa turno con altri genitori per andare a prendere i figli a scuola, e chi esce da scuola prima per poter prendere i mezzi che transitano da Sarche.
La situazione è particolarmente difficile per gli studenti del Liceo Maffei di Riva, dell’Istituto tecnico economico e tecnologico Floriani e dell’Istituto comprensivo paritario Gardascuola Arco. Questi ragazzi frequentano scuole diverse con orari differenti, e la Dad non può essere una soluzione a lungo termine.
I genitori chiedono l’introduzione di corse aggiuntive per il trasporto scolastico. L’assessore all’Istruzione Mattia Gottardi ha assicurato che una corsa diretta Riva-Storo sarà attivata per il ritorno a scuola dopo le vacanze pasquali.
Nel frattempo, i lavori di ripristino sulla statale proseguono. L’obiettivo è riaprire la strada a senso unico alternato ad aprile.