Il “Canto degli Italiani” riconosciuto come Inno di Mameli, il provvedimento in Gazzetta Ufficiale. Ecco le modalità di esecuzione

Il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2025, definisce in modo puntuale le modalità di esecuzione dell’Inno nazionale italiano, “Il Canto degli Italiani”.
Il provvedimento, adottato in attuazione dell’articolo 1 della legge 4 dicembre 2017, n. 181, riconosce ufficialmente il testo di Goffredo Mameli e lo spartito originale di Michele Novaro come simboli della Repubblica. Il decreto si inserisce in un quadro normativo che, negli ultimi anni, ha rafforzato il valore identitario dell’Inno, anche attraverso l’insegnamento nelle scuole e la celebrazione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” il 17 marzo.
Le modalità di esecuzione nelle cerimonie ufficiali
Il testo stabilisce che l’Inno nazionale deve essere eseguito con rispetto per il suo valore storico e ideale. Durante l’esecuzione, i presenti sono tenuti a stare in piedi, in posizione composta, in silenzio o partecipando al canto. In occasione di cerimonie con la presenza della bandiera di guerra o d’istituto, del Presidente della Repubblica o durante le festività nazionali, l’Inno viene eseguito senza introduzione, ripetendo due volte le prime due quartine e due volte il ritornello, secondo lo spartito originale. La partitura e la registrazione audio di riferimento, realizzata dalla banda interforze, sono pubblicate sul sito istituzionale del Governo, insieme agli autografi di Mameli e Novaro. Per eventi sportivi di rilievo nazionale o internazionale, manifestazioni pubbliche o iniziative istituzionali, è consentita anche l’esecuzione integrale dell’Inno, con eventuali variazioni di tonalità, voci o accompagnamenti strumentali diversi.
Disposizioni speciali e assenza di nuovi oneri
Il decreto prevede che il Cerimoniale di Stato e il Cerimoniale della Presidenza della Repubblica possano individuare ulteriori occasioni in cui applicare le modalità di esecuzione stabilite. In presenza del Capo dello Stato, potranno essere indicate forme particolari di esecuzione. Viene inoltre garantita la possibilità di adottare misure di adeguamento eccezionali, anche per ragioni di reciprocità, in eventi di rilievo nazionale o internazionale. Il provvedimento specifica che dalle nuove disposizioni non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.