Il brodo dei legumi è senza sale, parte la protesta dei genitori. Mense al centro di polemiche, e c’è chi si siede a tavola con i bambini per provare il cibo

Non è certo il primo episodio che solleva polemiche riguardo i pasti serviti nelle mense scolastiche. L’ultimo solo in ordine di tempo è stato riportato da Espansione TV, che ha racconto le proteste dei genitori per un piatto contenente pochi cucchiai di passato di legumi, qualche pomodoro, un panino e un frutto. Le famiglie hanno espresso perplessità sul rapporto qualità-prezzo del servizio, evidenziando la necessità di un confronto tra le esigenze delle famiglie, le direttive sanitarie e le modalità operative del fornitore del servizio.
Altri episodi di disservizi nelle mense italiane
Potremmo elencare una lunga sequela di proteste da parte dei Genitori, a volte fondate e a volte no. Basti ricordare la volta in cui fu trovato un elastico verde all’interno di una polpetta servita a scuola, scatenando l’ira dei genitori e sollevando dubbi sulla sicurezza alimentare. Oppure la somministrazione di cibo freddo e pasti errati per i bambini celiaci, evidenziando gravi disservizi nel servizio di ristorazione scolastica. Infine, la presenza di insetti nei pasti ha portato a sanzioni da parte dei NAS e a un acceso dibattito sulla qualità del servizio.
Le reazioni delle famiglie e delle istituzioni
Di fronte a questi episodi, molte famiglie hanno manifestato la propria insoddisfazione, alcune decidendo di fornire ai figli il pasto da casa. In alcune città, come Torino, la “battaglia del panino” ha portato a un aumento delle disdette al servizio mensa. In altri casi, come a Como, le autorità comunali hanno avviato confronti con i genitori per affrontare le criticità emerse.
Il modello Falconara: genitori a tavola con i bambini
Un esempio virtuoso arriva da Falconara, dove la società Cimas e l’amministrazione comunale hanno attivato progetti partecipativi finalizzati al miglioramento della mensa scolastica. L’iniziativa Consapevolmensa coinvolge direttamente i genitori, invitati a sedersi a tavola con i bambini per sperimentare in prima persona la qualità dei pasti. Gli adulti, accolti a scuola con mezz’ora di anticipo, visitano anche le cucine per osservare i processi di preparazione e distribuzione.