Il “bello” per promuovere inclusione, cittadinanza attiva e informata
L’approccio denominato “pedagogia del bello”, che considera l’estetica e i valori universali come strumenti efficaci per favorire l’apprendimento, l’inclusione sociale e la formazione di una cittadinanza attiva e informata, si dimostra essere una realtà tangibile, non un’ideale irraggiungibile. Il progetto “Di Bellezza Si Vive”, promosso dalla fondazione Con i Bambini nell’ambito delle iniziative contro la povertà educativa minorile, rappresenta un esempio concreto di tale metodologia. Questo progetto è stato riconosciuto a livello europeo per la sua efficacia e ha partecipato a “la Pedagogia della Bello”, un evento organizzato a Spoleto da CIAPE, che ha lo scopo di promuovere metodologie didattiche innovative.
Durante l’evento, Ugo Morelli, psicologo e saggista, nonché consulente scientifico del progetto, ha evidenziato l’importanza della bellezza, sottolineando che è accessibile a tutti a patto di soddisfare determinate condizioni. Primo, è necessario cercare attivamente le vie per apprezzarla, superando gli ostacoli imposti da una visione superficiale che la riduce a meri standard estetici. Secondo, bisogna riconoscere la bellezza come un’esperienza trascendentale, che eleva l’essere umano oltre i propri limiti. Terzo, è fondamentale considerare la bellezza come un’esperienza relazionale che si origina dall’interazione tra corpo, mente e spirito.
Il progetto “Di Bellezza si vive” ha esteso la sua azione a quattro regioni italiane, raggiungendo quasi 5.000 bambini e adolescenti, che ne sono diventati protagonisti attivi insieme a una vasta rete di istituzioni educative. Attraverso l’adozione di un approccio educativo centrato sull’estetica, il progetto ha mirato a evidenziare e contrastare gli effetti negativi derivanti dalla mancanza di bellezza, quali la limitazione delle potenzialità individuali e collettive. La cura degli spazi educativi, la valorizzazione della bellezza e dell’empatia sono stati identificati come elementi chiave per lo sviluppo della personalità e l’attivazione delle risorse psicologiche dei giovani partecipanti, promuovendo la creazione di laboratori locali e il sostegno a nuove alleanze strategiche tra le scuole e le comunità educative.