“Il 90% degli studenti presenta gravi lacune in geografia”. L’allarme dell’AIIG: “Preoccupante tendenza, no alla marginalizzazione della materia”

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L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, sotto la presidenza di Riccardo Morri, ha portato alla luce una preoccupante carenza nelle competenze geografiche degli studenti italiani.

Secondo un’indagine condotta dall’Associazione, circa il 90% degli studenti mostra gravi lacune in questa disciplina fondamentale. La situazione, esposta in un dettagliato report presentato al Ministero dell’Istruzione, solleva allarmi sullo stato attuale e futuro dell’insegnamento della geografia nelle scuole italiane.

Il report evidenzia una crescente preoccupazione riguardo la possibile marginalizzazione della geografia, specialmente con le nuove proposte di riforma degli istituti Tecnici e Professionali. La geografia, che dovrebbe essere una materia cruciale per lo sviluppo di una consapevolezza territoriale e culturale, rischia di essere trascurata, mettendo a rischio non solo il bagaglio culturale degli studenti ma anche la loro capacità di comprendere e interagire con un mondo sempre più globalizzato.

Secondo il presidente dell’Associazione, le ragioni di questa crisi educativa sono molteplici. L’Italia, nonostante la sua ricchezza paesaggistica e patrimoniale, ha mostrato tradizionalmente una limitata attenzione alla dimensione territoriale. La tendenza si manifesta in vari modi, inclusi gli abusi edilizi e un consumo eccessivo del suolo, che riflettono una mancanza di pianificazione territoriale accurata e rispettosa dell’ambiente.

La disattenzione si riflette direttamente nei programmi scolastici, dove la geografia non riceve l’attenzione che merita. Il problema non è solo la quantità di ore dedicate a questa disciplina, ma anche la qualità dell’insegnamento e dei materiali didattici utilizzati.

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