Il 50% dei disturbi mentali inizia prima dei 18 anni, l’appello degli psichiatri: “La prevenzione si fa in classe”

Claudio Mencacci e Matteo Balestrieri, presidenti della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (SINPF), lanciano un appello per il ritorno dei medici psichiatri nelle scuole.
“Dobbiamo sfruttare al massimo quel periodo della vita che i ragazzi passano a scuola per sensibilizzarli sui temi della salute mentale e per valutare interventi precoci”, dichiarano i due esperti al termine del XXVI Congresso Nazionale SINPF. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre mille esperti, ha sottolineato la crescente sofferenza psichica tra gli adolescenti.
Un dato allarmante, evidenziato dai presidenti SINPF, riguarda gli accessi al pronto soccorso pediatrico: un quarto di questi è legato a problemi di consumo di sostanze stupefacenti, spesso di origine sintetica e difficilmente gestibili.
Considerando che la metà delle patologie mentali si manifesta entro i 18 anni, Mencacci e Balestrieri insistono sull’importanza della prevenzione e degli screening a scuola per “salvare” il futuro dei giovani.
Screening e interventi precoci per “salvare” il futuro dei giovani
L’appello dei presidenti SINPF si concentra sull’importanza di intercettare precocemente i disturbi mentali, che nella metà dei casi compaiono entro i 18 anni. La scuola, in quanto luogo di formazione e crescita, rappresenta un contesto ideale per attuare programmi di screening e promuovere la salute mentale. “Non dimentichiamoci che quasi 2 patologie mentali su 3 si manifestano prima dei 30 anni”, ricordano Mencacci e Balestrieri.
Per questo motivo, è fondamentale investire in interventi precoci durante l’adolescenza, periodo in cui i ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo a scuola. L’obiettivo è quello di sensibilizzarli sui temi della salute mentale e offrire loro un supporto adeguato in caso di bisogno.