Il 5% delle classi italiane con oltre 27 alunni, Anief dice basta

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La riduzione delle nascite e degli alunni sta producendo un crollo delle iscrizioni, tuttavia tante aule scolastica rimangono sovraffollate in cinque classi su cento delle superiori: da un’analisi del XXI Rapporto sulla sicurezza delle scuole risulta infatti che nonostante i 121 mila studenti in meno dell’anno scolastico 2022/23 rispetto all’anno precedente, il 5% delle classi contiene oltre 27 alunni.

Il dato diventa ancora più incredibile se si pensa che sono state chiuse, osserva la stampa specialistica, “115 scuole o, meglio, punti di erogazione del servizio, nell’anno scolastico appena trascorso a seguito dell’accorpamento degli istituti”.

 

“Cancellare le classi pollaio – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è una operazione non più rimandabile, perché ne va di mezzo la qualità della nostra scuola: l’offerta formativa che gli istituti scolastici propongono agli alunni deve essere rivolta a classi da non oltre 15 alunni, soprattutto in presenza di 311mila allievi con disabilità, di cui 55mila solo in Lombardia. È provato che insegnare ad un gruppo-classe di oltre 20-25 alunni comporta molte più difficoltà che farlo con 15, con effetti negativi sull’apprendimento, soprattutto da parte degli alunni con maggiori difficoltà, anche Dsa e Bes. È una decisione non più rimandabile, facciamola nostra”, conclude Pacifico.

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