“Il 25 aprile? La liberazione dalla Repubblica? Non ne ho la minima idea, si fa ponte!” Il servizio shock di Cartabianca sulla festa vista dai giovani

“Il 25 aprile? La liberazione dalla Repubblica? Non ne ho la minima idea, si fa ponte!”. Queste le parole di un giovane intervistato da “È sempre Cartabianca” (Rete 4), che ha messo in luce la disinformazione diffusa tra gli studenti sulla Festa della Liberazione.
Molti ragazzi, interpellati per strada, hanno ammesso di non conoscere il significato della ricorrenza: “Liberazione da qualcosa? Da qualcuno?”, ha chiesto una sedicenne. Altri hanno confuso la data con la Festa della Repubblica, mentre alcuni hanno dichiarato apertamente: “Purtroppo col tempo le cose passano e si dimenticano”.
Dalle battute ai simboli fascisti: le risposte più assurde
L’indagine ha rivelato non solo ignoranza, ma anche provocazioni e cinismo. Un intervistato ha ipotizzato: “Liberazione dagli ebrei?”, mentre altri hanno espresso ammirazione per Hitler e Mussolini. “A me piacciono”, ha affermato un ragazzo, riducendo la storia a una macabra preferenza. Altri hanno sottolineato il disinteresse della scuola: “Nessuno la prende seriamente, non frega tanto ai professori se non ad alcuni di sinistra”. In alcuni casi, l’indifferenza ha lasciato il posto a episodi di bullismo, come il racconto di un alunno che ha disegnato una svastica sul collo di un compagno gay, senza conseguenze significative.
“Ci sentiamo lontani”: la sfida educativa per la scuola
“Ormai ci sentiamo così lontani da questa festa e non ne sentiamo il bisogno”: questa la riflessione di un liceale, che sintetizza il distacco delle nuove generazioni dalla memoria storica. Se da un lato alcuni giovani ammettono di essere “ignoranti” sull’argomento, altri rivelano una mancanza di strumenti critici, confondendo liberazione e oppressione. Un monito per docenti e istituzioni: senza un impegno didattico più incisivo, il rischio è che il 25 aprile diventi solo un “ponte”, svuotato del suo significato fondativo per la democrazia italiana.