Inizia un nuovo anno e con esso si avvicina un momento particolarmente critico per il benessere mentale: il “Blue Monday”. Il termine “Blue Monday”, che in inglese si traduce in “lunedì triste”, si riferisce al terzo lunedì di gennaio, considerato il giorno più deprimente dell’anno.
Le ragioni dietro questa percezione di tristezza sono molteplici. Fattori come la scarsa luce, le basse temperature, la fine delle festività e le delusioni relative ai propositi di inizio anno influenzano sensibilmente il morale delle persone. A ciò si aggiungono le conseguenze delle spese natalizie, che spesso si riflettono sullo stato del portafoglio, e il senso di pesantezza fisica dopo le festività.
Interessante è il dato che, nella settimana del Blue Monday, si registra un aumento significativo nelle richieste di supporto psicologico. Nel gennaio 2023, ad esempio, tali richieste sono aumentate del 28% in concomitanza con questo periodo, rispetto al 17% della prima settimana e una media mensile del 20%. Il trend non è nuovo: dati simili sono stati registrati negli anni precedenti, con un incremento costante durante la settimana del Blue Monday rispetto al resto dell’anno.
Particolarmente rilevante è l’attenzione della Generazione Z, ovvero i giovani tra i 19 e i 25 anni, verso la salute mentale. Il gruppo generazionale, che rappresenta il 44% delle richieste di supporto psicologico, dimostra una crescente consapevolezza e un impegno nel curare il proprio benessere mentale. A differenza delle generazioni precedenti, i giovani di oggi stanno attivamente cercando di superare lo stigma associato alla consulenza psicologica, una volta considerata tabù e motivo di vergogna.