Idonei concorso, il Ministero conferma l’impegno: “6mila già assunti, siamo al lavoro per chiedere maggiore flessibilità all’Europa sul reclutamento”
Question Time in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati per il Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata di Alleanza Verdi-Sinistra, Elisabetta Piccolotti, riguarda la precarietà nella scuola, il futuro degli idonei dei concorsi e le prospettive per i docenti che hanno superato il concorso PNRR 2023-2024.
L’interrogazione di Piccolotti (Alleanza Verdi-Sinistra)
Piccolotti ha evidenziato il problema del crescente numero di supplenze nella scuola, causato anche dalle modalità di gestione dei concorsi precedenti, che hanno generato incertezza e confusione.
La deputata ha chiesto alla sottosegretaria Frassinetti quali siano le intenzioni del governo per ridurre la precarietà, per garantire l’immissione in ruolo degli idonei del concorso straordinario 2020 e per chiarire le prospettive di coloro che hanno superato il concorso PNRR 2023-2024, i quali, al momento, non hanno ancora la certezza di essere abilitati. “Le chiedo che cosa avete intenzione di fare per ridurre la precarietà, che cosa farete per assicurare che possano entrare in ruolo gli idonei del concorso straordinario 2020 e quali prospettive abbiano coloro che hanno superato il concorso PNRR 2023-2024 che allo stato attuale fanno fatica anche a capire se sono abilitati o meno”, ha domandato Piccolotti.
Risposta della sottosegretaria Paola Frassinetti
La sottosegretaria Frassinetti ha ringraziato l’onorevole Piccolotti per l’opportunità di affrontare la questione, ribadendo l’impegno del Ministro Valditara sul tema. L’esponente del governo ha spiegato che quest’anno non è stato possibile utilizzare tutti i 65.000 posti disponibili per le assunzioni a causa del vincolo imposto dal precedente governo con la Commissione Europea, che obbliga ad assumere 70.000 docenti tramite i concorsi PNRR. Grazie alla negoziazione di una maggiore flessibilità con la Commissione, il Ministero ha ottenuto una proroga del target assunzionale al 2024-2026. Tale flessibilità ha permesso di riservare il concorso 2023 a 46.000 docenti precari e di assumere 6.000 docenti provenienti dai concorsi precedenti, ma ha comportato l’accantonamento di circa 19.000 posti per il prossimo concorso PNRR.
Frassinetti ha sottolineato l’intervento del Ministero per evitare la scadenza delle graduatorie biennali del concorso ordinario 2020, trasformandole in graduatorie a esaurimento. Questo permetterà l’assunzione graduale degli idonei, parallelamente alle assunzioni previste dal PNRR. Il Ministro Valditara si è impegnato ad avviare lo scorrimento di queste graduatorie, sia per i vincitori che per gli idonei, già a partire dall’anno scolastico in corso. La sottosegretaria, inoltre, ha ricordato che quest’anno sono stati assunti circa 6.000 tra vincitori e idonei dei concorsi precedenti.
Riguardo ai concorsi 2023, Frassinetti ha spiegato che, in linea con la riforma del reclutamento PNRR, sono previsti concorsi annuali con graduatorie di merito composte solo dai vincitori, in numero non superiore ai posti disponibili. L’integrazione della graduatoria è prevista solo in caso di rinunce da parte dei vincitori.
Infine, la sottosegretaria ha ribadito l’impegno del Ministro Valditara a confrontarsi nuovamente con la Commissione Europea per ottenere maggiore flessibilità sulla riforma del reclutamento PNRR, al fine di renderla più adatta alle esigenze del sistema scolastico, favorendo la continuità didattica e offrendo maggiori opportunità ai docenti precari.