Idonei concorso 2023, il Governo attende la risposta della Commissione europea appena insediata per adeguare la legge sul Pnrr. Anief: “Soluzione è doppio canale”
Intanto il sindacato Anief si chiede come mai si continui a bandire nuovi concorsi senza prima assumere risorse valide, che hanno già superato prove, anche con anni di supplenza alle spalle.
“Attendiamo ma siamo sempre più convinti che la soluzione sia il doppio canale di reclutamento. Solo così saremo certi di non sprecare docenti preeparati e già valutati adeguatamente”, ha affermato Marcello Pacifico, presidente nazioanle Anief.
Il sindacato autonomo Anief aveva inserito tra i 20 emendamenti suggeriti alla Legge di Bilancio 2025 alle commissioni della Camera queste richieste: l’inserimento di tutti gli idonei nelle graduatorie di merito (per i quali si continuano a portare avanti i ricorsi al Tar del Lazio ai quali hanno aderito già in migliaia).
“Ribadiamo l’importanza di portare stabilmente in cattedra gli idonei a partire dai concorsi del 2020 e siamo fiduciosi”, ha concluso Pacifico.