Idonei concorso 2020, Manzi (PD): “Ruolo a rischio. Governo sordo a ogni nostra sollecitazione”

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Nei mesi scorsi, il Partito Democratico aveva più volte sollecitato il governo a prendere misure per tutelare i docenti risultati idonei al concorso del 2020. Tuttavia, le risposte ricevute sono state giudicate insoddisfacenti. La situazione attuale, secondo il PD, deriva anche dalla mancata attenzione a queste richieste, aggravata dalla decisione del Ministero dell’Istruzione di non rendere disponibili tutte le cattedre libere a seguito dei pensionamenti.

Richieste inascoltate sul Concorso 2020

Tali posti sono stati infatti accantonati per il prossimo concorso legato al PNRR. A questo si aggiunge la scelta del Ministero dell’Economia di autorizzare un numero di assunzioni inferiore a quello necessario.

Queste decisioni rischiano di penalizzare i docenti idonei al concorso 2020, aumentando la possibilità che nel prossimo anno scolastico le cattedre vacanti vengano coperte da personale precario, con conseguente mancanza di continuità didattica.

La questione delle graduatorie 2020

Durante l’esame del decreto PNRR, avvenuto lo scorso marzo, il PD aveva ribadito la necessità di utilizzare le graduatorie del concorso 2020 per le assunzioni, insieme a quelle dei vincitori dei concorsi legati al PNRR.

Questo avrebbe evitato di penalizzare i docenti idonei al concorso 2020, le cui graduatorie sono state dichiarate ad esaurimento.

Il governo, tuttavia, non ha accolto queste richieste, creando una situazione in cui gli idonei del 2020 rischiano di essere esclusi dalle future assunzioni a tempo indeterminato.

Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del PD, ha ribadito l’importanza di considerare e tutelare le aspirazioni legittime di chi, con impegno, ha superato tutte le fasi del concorso 2020, risultando idoneo.

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