Idonei concorso 2020, i docenti: “Scavalcati senza motivo, umiliato il nostro impegno. Ci ritroviamo senza ruolo dopo aver speso tempo e soldi” [VIDEO INTERVISTE]
In diverse città, un gruppo di docenti precari si è radunato davanti agli uffici scolastici per protestare contro la loro condizione di precarietà. L’obiettivo della mobilitazione è chiaro: chiedere garanzie per coloro che, nonostante abbiano superato il concorso ordinario del 2020, si trovano ancora in attesa di un’assunzione stabile.
La protesta è alimentata dal malcontento per la scarsa considerazione riservata agli idonei 2020 nelle assegnazioni dei posti e dalla richiesta di evitare nuovi concorsi in classi di concorso già coperte da graduatorie da esaurire.
Aurora, una delle docenti presenti, ha condiviso il suo stato d’animo: “Siamo qui in piazza per sostenere i colleghi precari della scuola, in particolare gli idonei del 2020 che si sono visti scavalcare dagli idonei dell’ultimo concorso PNRR del 2023. Questa è una condizione scandalosa per uno stato di diritto, perché non solo è lesa la dignità del lavoratore, ma anche dell’impegno profuso. Quello a cui noi aspiriamo è un grandissimo sciopero che coinvolga tutti gli attori della scuola, perché è necessaria una riforma immediata e urgente”.
Miranda, un’altra docente precaria, ha parlato dell’impatto emotivo della precarietà lavorativa: “Sono totalmente delusa. Dopo aver studiato tantissimo per questo concorso, mi alzavo alle 4 del mattino per prepararmi. Sono riuscita a passare l’orale di un concorso difficile, ma ora mi ritrovo senza ruolo. Ho speso tempo e soldi, e ora mi sento in una condizione di precarietà che è tristissima. Non posso fare affidamento su nulla. Sono molto triste, ma voglio ancora sperare, perché credo nella giustizia. Ma vi prego, ascoltateci”.
La loro mobilitazione non è solo una questione di lavoro, ma un richiamo alla dignità e al riconoscimento del valore del loro impegno professionale.