Idee per l’educazione civica: al via campagna nazionale per smilitarizzare le scuole

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Inviato da MIR Italia – Anche alla luce di recenti fatti di cronaca, diventa urgente domandarsi perché i comportamenti di tanti giovani riflettano istanze di aggressività, di predominio, di offesa e se la Scuola, prontamente chiamata in causa dai mezzi di informazione, faccia abbastanza per trasmettere e far maturare una vera cultura del dialogo, della pace e dei diritti, ponendosi in una maniera almeno dialettica di fronte a una narrativa prevalentemente orientata a promuovere le idee di difesa e di sicurezza armata.

MIR Italia, Movimento Internazionale della Riconciliazione, e Pax Christi Italia, storici movimenti per la pace italiani nati dopo le guerre mondiali, in collaborazione con SOS Diritti, danno il via a una grande campagna nazionale per mobilizzare i giovani a un rifiuto radicale di ogni forma di violenza e, quindi, della guerra. In che modo?

Impegnandosi a valorizzare la Nonviolenza nel Ptof; a divulgare una cultura di pace e della nonviolenza; a non partecipare a progetti di partneriato con strutture militari o aziende coinvolte nella produzione di materiale bellico, ma a favorire progetti di collaborazione con realtà del terzo settore che promuovano una educazione alla Pace, ai Diritti, al dialogo e al rifiuto di ogni forma di violenza e quindi della guerra (così come sancito anche dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

“D’altro canto – si legge nel comunicato – i recenti eventi legati alla pandemia da COVID-19 hanno mostrato quanto i settori civili della società, medici, infermieri, personale di soccorso e tutti coloro che con il proprio lavoro hanno costantemente garantito la fornitura di bene primari per la popolazione, siano il cardine per poter affrontare e superare emergenze di diverso tipo, ben lungi da quella sicurezza armata che viene invece di continuo decantata e che nella realtà non realizza la sicurezza umana”.

La campagna è rivolta ai Collegi dei Docenti e ai Consigli di Istituto così come ad ogni insegnante e invita ad agire affinché le scuole siano effettivamente luoghi di Pace, impegnandosi a valorizzare e promuovere l’esclusione di qualsiasi progetto, iniziativa e materiale finalizzati alla divulgazione, alla promozione del militarismo e delle attività connesse, quali ad esempio l’industria degli armamenti.

L’adesione all’iniziativa darà modo alle scuole di collaborare con soggetti del terzo settore che si rendono disponibili per pianificare e svolgere iniziative mirate e di monitorare la presenza nelle scuole italiane di forze armate e di iniziative connesse alla logica della violenza in ogni sua espressione, così da ‘allenare’ i ragazzi a un vero sguardo critico verso tutto ciò che li circonda.

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