IA: una rivoluzione per lo studio delle lingue straniere con Superprof

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Negli ultimi anni, l’evoluzione digitale ha subito un’accelerazione senza precedenti, che ha coinvolto tutti i campi della società, incluso quello dell’educazione L’impiego delle nuove tecnologie in ambito educativo sta infatti consentendo di migliorare e ottimizzare l’esperienza d’apprendimento, e l’intelligenza artificiale (IA o AI, a seconda che si usi l’acronimo italiano o inglese) rappresenta indubbiamente uno dei principali motori di questo cambiamento. 

Sembra quasi inutile precisarlo, ma in un mondo sempre più globalizzato, dove gli scambi e la comunicazione tra diverse culture e quindi spesso tra diverse lingue è di giorno in giorno più cruciale, imparare a parlare almeno una o due lingue straniere è diventato un requisito necessario per chiunque voglia soddisfare le proprie ambizioni professionali e navigare il mercato del lavoro con una certa libertà, agilità e flessibilità. Fai parte di questa categoria di persone? Non dovresti sottovalutare le potenzialità dell’IA: se utilizzata correttamente, questa tecnologia può infatti rivelarsi un preziosissimo alleato per lo studio dell’inglese, dello spagnolo, del francese, del cinese, dell’arabo o di qualsiasi altra lingua straniera. 

Intelligenza artificiale e studio delle lingue straniere: il punto della situazione

Progressi tecnologici 

Abbiamo tutti già sentito parlare di e-learning, e già da qualche anno ci serviamo di app didattiche per imparare nuove lingue. Con l’introduzione dell’intelligenza artificiale è però stato fatto un vero e proprio balzo in avanti. Infatti, i tradizionali percorsi previsti dalle app, spesso monotoni, ripetitivi e generici — e quindi non adatti ai bisogni specifici di ogni studente—, sono stati ora sostituiti da sistemi intelligenti, in grado di studiare in tempo reale i punti di forza e i punti deboli di ogni utente e di sviluppare percorsi di apprendimento personalizzati e, dunque, molto più efficaci. Ricapitolando, siamo passati da sistemi “tradizionali” rigidi, predefiniti e universali, a una galassia di piattaforme dinamiche e sensibili, in grado di modellarsi sulle esigenze degli studenti e apprendere con loro al fine di migliorarsi. 

Le diverse tipologie di strumenti IA per l’apprendimento linguistico 

Esistono diversi tipi di supporti che utilizzano l’IA per chi vuole imparare una lingua straniera. Tra i più comuni, troviamo: 

  • I chatbot conversazionali: conosciuti anche semplicemente come chatbot, sono programmi in grado si simulare interazioni umane e permettono all’utente di avere vere e proprie conversazioni con l’intelligenza artificiale; sono strumenti particolarmente efficaci per la pratica linguistica quotidiana. 
  • Le piattaforme di traduzione intelligente: negli ultimi anni si sono evolute grazie ad algoritmi di traduzione neurale in grado di prevedere le probabilità di una sequenza di parole e, quindi, di fornire una maggiore accuratezza e fluidità nella traduzione. le più utilizzate sono Google Translate e DeepL. 
  • Gli assistenti personalizzati di apprendimento: per capirci, sono i programmi che utilizzano app come Duolingo o Babbel e che permettono loro di offrire un percorso personalizzato che si adatta al livello e agli obiettivi dello studente. 
  • I sistemi di valutazione automatica: utilizzano l’IA per analizzare e correggere le risposte, consentendo a chi li utilizza di ottenere un feedback istantaneo e, quindi, di avere sempre sottocchio i progressi fatti. 

Ne parleremo più approfonditamente in seguito, ma ci teniamo a precisare già da ora che questi strumenti, per quanto precisi, innovativi e preziosi, non possono sostituirsi all’esperienza e alla guida, ad esempio, di un insegnante di inglese online o in presenza — che rimane comunque un supporto essenziale per imparare correttamente la lingua di Shakespeare.

Chatbot e lingue straniere: una nuova era per l’apprendimento

Come funzionano i chatbot conversazionali? 

I chatbot conversazionali sono tecnologie che si basano su un connubio di apprendimento automatico (in inglese machine learning, spesso abbreviato in ML) e di elaborazione del linguaggio naturale (NLP). Questi strumenti sono progettati per comprendere e rispondere a domande o frasi in modo coerente, ricorrendo all’analisi semantica delle parole e dei contesti. Grazie agli algoritmi NLP, i chatbot possono non solo riconoscere la lingua in uso, ma anche adattarsi al livello di competenza linguistica dell’utente. Inoltre, se un utente commette un errore di grammatica, il sistema è in grado di rilevarlo e fornire suggerimenti per correggerlo. Infine, i chatbot sono dotati di meccanismi di analisi, autoregolamentazione e personalizzazione, che permettono loro di creare un’esperienza di apprendimento unica per ciascun utente, sulla base delle risposte, delle interazioni, e degli errori commessi.

Vantaggi pedagogici

I chatbot offrono numerosi vantaggi pedagogici che li stanno rendendo strumenti particolarmente ricercati e utili per lo studio delle lingue straniere. Prima di tutto, consentono una pratica continua e immediata, eliminando la barriera del tempo e dello spazio, poiché gli studenti possono conversare con l’IA in qualsiasi momento della giornata, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ovunque si trovino. Questo approccio garantisce un contatto costante con la lingua studiata, favorendo l’assimilazione e il consolidamento dei vocaboli e delle regole grammaticali apprese. Un altro beneficio significativo è che i chatbot offrono uno spazio d’apprendimento senza giudizio, in cui gli studenti possono sentirsi liberi di commettere errori senza temere di essere ripresi da un insegnante o peggio ancora di fare una figuraccia davanti alla classe — un fattore che riduce notevolmente il livello di stress e permette di acquisire una certa familiarità con la lingua studiata in breve tempo. Infine, l’adattamento personalizzato del percorso di studio permette a ogni studente di focalizzarsi sui propri punti deboli, siano essi la grammatica, la pronuncia o il lessico. 

Qualche esempio concreto

Negli ultimi mesi sempre più app che consentono di conversare con chatbot sono state lanciate sul mercato. Talkpal o Hellotalk, ad esempio, sono app a pagamento che consentono agli utenti di conversare con l’IA in diverse lingue. Ma anche le app più celebri stanno integrando sempre di più questo genere di tecnologia all’interno della loro offerta, poiché, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, i chatbot offrono innegabili vantaggi pedagogici e possono davvero fare la differenza in un percorso didattico. 

Vantaggi e punti critici dell’IA nell’apprendimento delle lingue 

Le opportunità e i vantaggi

Abbiamo visto come l’IA nell’insegnamento delle lingue offra opportunità e vantaggi straordinari. Uno dei principali è che rende lo studio delle lingue più accessibile, poiché gli strumenti basati sull’IA sono spesso più economici e alla portata di tutti rispetto alle scuole di lingua. Questo permette a chiunque, ovunque si trovi nel mondo, di accedere a risorse educative di alta qualità. L’accessibilità è anche accentuata dal fatto che molti strumenti di IA sono progettati per adattarsi a diversi profili di studenti e offrono il giusto supporto anche a studenti con bisogni particolari o specifici disturbi dell’apprendimento. Inoltre, la capacità dell’IA di motivare e coinvolgere gli utenti grazie ai suoi feedback immediati e ai suoi percorsi personalizzati e ludici aiuta a mantenere alta la motivazione, incrementando l’engagement rispetto ad altre forme d’e-learning. 

Limiti e sfide

Ovviamente, nonostante i suoi numerosi vantaggi, l’IA presenta anche numerosi limiti, e non mancano le sfide per il futuro. Uno dei problemi principali è che potrebbe generare negli utenti la credenza che per imparare una lingua sia possibile fare a meno dell’interazione umana. Niente di più sbagliato. Sebbene i chatbot siano in grado di sostenere conversazioni generiche, non possono replicare l’emotività e la complessità di uno scambio tra esseri umani, che è fondamentale per imparare a parlare correttamente una lingua. Se uno studente di situa ad avere unicamente conversazioni con l’IA, potrebbe poi trovarsi in difficoltà o in imbarazzo quando dovrà affrontare una conversazione con una persona reale. Infine, vi è anche il problema della trasparenza riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, poiché è noto che l’IA raccoglie informazioni, anche di tipo personale, per imparare ad arricchire il proprio database. 

Prospettive future e consigli 

Come abbiamo visto, l’IA è uno strumento formidabile per l’apprendimento di una lingua, e nei prossimi anni occuperà un ruolo sempre più centrale in questo campo, ma non può e non potrà in alcun modo sostituirsi completamente a un insegnante, sia dal punto di vista didattico, che dal punto di vista umano. Imparare a servirsi di chatbot e di altri strumenti IA può sicuramente migliorare e velocizzare il processo di apprendimento, ma va ricordato che questi devono essere strumenti supplementari che vanno ad integrare altre risorse più tradizionali (insegnanti, libri, eserciziari, ecc…), e non a sostituirle. 

In conclusione, è innegabile che imparare a servirsi dell’IA sia una competenza che consigliamo a chiunque di acquisire, sia perché questa avrà un ruolo sempre più di rilievo, sia perché, se usata correttamente come supporto, può permette di imparare una lingua molto più velocemente e in maniera più completa. Tuttavia, il percorso di studio di una lingua straniera è anche un percorso di scambio umano e di contatto con un’altra cultura e un altro modo di pensare, e in questo senso l’IA va usata con moderazione e spirito critico, e non può e non deve andare a sostituirsi a un insegnante e alle interazioni con i madrelingua.

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