I timori dei genitori quando i figli sono a scuola. Bullismo (45%) e qualità dell’istruzione (47%) le prime fonti di preoccupazione

Una rilevazione promossa da Novakid, piattaforma dedicata all’apprendimento linguistico per bambini, ha coinvolto un campione di genitori italiani, ponendo al centro l’attenzione sul tema della sicurezza emotiva nelle scuole. Secondo i dati, raccolti nei paesi in cui Novakid è presente – Italia, Israele, Polonia, Turchia e Romania – quasi un genitore su due manifesta preoccupazione per possibili episodi di bullismo tra coetanei, evidenziando così una percezione diffusa di insicurezza all’interno degli ambienti educativi.
Le principali preoccupazioni dei genitori
Secondo lo studio Novakid, alla domanda “quali sono le prime tre preoccupazioni che ti vengono in mente pensando alla scuola?” i genitori hanno messo al primo posto la scarsa disciplina scolastica, al secondo la preparazione inadeguata dei docenti e solo al terzo l’impiego di metodo obsoleti. Approfondendo i loro timori quando i figli sono a scuola, le principali paure che sono state messe in evidenza hanno riguardato:
- qualità dell’istruzione e formazione dei docenti (47%);
- il bullismo tra studenti (45%);
- l’influenza negativa dell’ambiente scolastico (33%);
- la sicurezza fisica dei bambini (29%);
- mancanza di comunicazione tra scuola e famiglia (13%).
L’indagine conferma quanto il bullismo sia considerato tra le principali fonti di disagio durante il percorso scolastico dei figli. Le richieste rivolte agli istituti scolastici si concentrano su due fronti: formazione continua per il personale docente e una maggiore attenzione personalizzata verso gli studenti. Dalla rilevazione emerge anche che solo la metà circa del campione (49%) considera i metodi didattici “abbastanza soddisfacenti”, il 30% ritiene che i criteri di valutazione siano troppo focalizzati sulla memorizzazione, il 23% pensa che i criteri attuali non aiutino a identificare le aree di miglioramento, mentre il 19% segnala che la frequenza dei test possa essere fonte di stress tra gli studenti.
Scarsità di risorse: il nodo del supporto psicologico
Il limite strutturale più frequentemente menzionato dai partecipanti all’indagine riguarda la mancanza di figure professionali qualificate, in particolare psicologi scolastici, in grado di intercettare e gestire il disagio.
La presenza sporadica di supporto psicologico nelle scuole rende difficile per molti studenti sapere a chi rivolgersi, aumentando il rischio di isolamento. Solo una minoranza dei genitori considera adeguato il livello di protezione e assistenza offerto dagli istituti, mentre una quota consistente si dichiara insoddisfatta.
Questo scenario mette in luce un vuoto di sistema, che lascia spesso i minori senza ascolto né protezione.
Le richieste delle famiglie: proposte per un cambiamento
Dai risultati emergono alcune indicazioni operative avanzate dai genitori e orientate al miglioramento delle condizioni scolastiche:
- aumentare le risorse per la presenza di psicologi scolastici;
- organizzare iniziative di prevenzione su tematiche emotive;
- attuare la formazione continua degli insegnanti;
- proporre attività extracurriculari per incentivare l’inclusione sociale;
- ridurre il numero di alunni per classe, al fine di cogliere più facilmente segnali di disagio.
Tutte le proposte convergono su un punto: assicurare ad ogni bambino la possibilità di sentirsi accolto all’interno della comunità scolastica.
L’importanza del lavoro condiviso tra scuola e famiglia
La necessità di rafforzare la collaborazione tra educatori e famiglie è stata sottolineata da una parte significativa del campione, evidenziando come il benessere della comunità scolastica passi attraverso un sistema che valorizzi tutte le sue componenti: bambini, personale docente e scolastico, specialisti. Emerge, soprattutto, la necessità di una più profonda collaborazione tra educatori, genitori, responsabili politici “per reinventare le esperienze di apprendimento e creare sistemi educativi che preparino i bambini in modo più efficace alla sfide del futuro.“