I risultati delle prove Invalsi faranno parte del curriculum dello studente allegato al diploma. Lo prevede il Decreto PNRR
Il decreto PNRR (dl 19 del 2 marzo 2024) introduce una novità significativa: i risultati delle prove Invalsi faranno parte del curriculum dello studente allegato al diploma finale di scuola superiore.
Il curriculum, articolato in diverse sezioni, riporta informazioni sul percorso di studi, titoli conseguiti, esperienze formative e certificazioni linguistiche e informatiche. A queste si aggiunge ora una specifica sezione dedicata ai livelli di apprendimento raggiunti nelle prove Invalsi, distintamente per ogni disciplina e per la lingua inglese.
Cosa significa questo cambiamento?
L’inserimento dei risultati Invalsi nel curriculum dello studente assume diverse valenze:
- Riconoscimento delle competenze: Le prove Invalsi forniscono una valutazione oggettiva delle competenze acquisite dagli studenti, offrendo un quadro più completo del loro percorso formativo.
- Valorizzazione delle eccellenze: I risultati Invalsi possono premiare gli studenti che si sono distinti nelle diverse discipline, offrendo loro un vantaggio in vista di future opportunità formative e lavorative.
- Monitoraggio del sistema scolastico: L’analisi dei dati Invalsi su larga scala permette di monitorare l’andamento del sistema scolastico, individuando eventuali criticità e aree di miglioramento.
Al via le prove INVALSI 2024 per gli studenti delle ultime classi della scuola secondaria di secondo grado
DECRETO PNRR in Gazzetta Ufficiale
NOTA BENE Il decreto dovrà seguire l’iter parlamentare e pertanto potrebbe subire delle modifiche e integrazioni.
Testo del decreto
In coerenza con la riforma del sistema di orientamento – R 1.4 della Missione 4 – Componente 1 del PNRR, all’articolo 21, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, le parole: «In un’apposita sezione sono» sono sostituite dalle seguenti: «In una specifica sezione sono indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale di cui all’articolo 19, distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione e la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese. Sono altresì» e le parole «di alternanza scuola-lavoro» sono sostituite dalle seguenti: «svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento».
Organico aggiuntivo ATA, specializzazione sostegno, orientamento, assunzioni: decreto PNRR in Gazzetta Ufficiale
Che cos’è il curriculum dello studente
Il Curriculum dello studente, introdotto dalla Legge 107 del 2015 e disciplinato dal Decreto legislativo 62 del 2017, dal 2020/21 viene allegato al diploma di maturità. Il Curriculum è un documento rappresentativo dell’intero profilo dello studente e di esso la commissione tiene conto in sede d’esame.
Come spiegato dal Ministero nella pagina dedicata all’esame di Maturità 2024, da quest’anno le informazioni presenti nel Curriculum sono desunte dall’E-Portfolio orientativo personale delle competenze introdotto dalle Linee guida per l’orientamento, cui si accede tramite la piattaforma Unica.
Nel Curriculum dello studente confluisce quanto presente nelle sezioni “Percorso di studi” e “Sviluppo delle competenze” dell’E-Portfolio.
Nella prima sezione i candidati possono visualizzare le informazioni sul loro percorso di studi, che figureranno nella prima parte del Curriculum.
Tramite la sezione “Sviluppo delle competenze” i candidati possono inserire sia informazioni sulle certificazioni conseguite sia soprattutto sulle eventuali attività extra scolastiche, che vanno a confluire rispettivamente nella seconda e nella terza parte del Curriculum. Ciò permette di dare evidenza alle esperienze più significative, soprattutto quelle che possono essere richiamate nello svolgimento del colloquio.