I ragazzi hanno bisogno di respirare l’aria della scuola. Lettera
Inviata da Maria Tullo – Buongiorno, anche io in quanto mamma di un ragazzo di 14 anni volevo esprimere una opinione riguardante la scuola.
Premetto che sostengo con forza il diritto allo studio e alla presenza, nonostante mi renda conto che ovviamente non possa essere come gli altri anni. Ognuno e’ libero di pensarla come vuole, non giudico nessuno e non voglio essere giudicata, ma non per questo mi sento meno mamma rispetto alle altre che dicono di avere paura per i loro figli. Il problema in tutto questo e’ che vedo poca coerenza da parte di molti genitori miei conoscenti e non , che nonostante le loro paure nel mandare i figli a scuola li fanno uscire liberamente anche senza mascherine.
Allora mi chiedo ma quale e’ il reale problema della scuola , i ragazzi i cui genitori hanno delle false paure, in tanti casi non in tutti, i ragazzi che sono comodi a casa, perche’ sentito con le mie orecchie, possono copiare liberamente e prendere finalmente buoni voti. Gli insegnanti che in queste classi pollaio hanno paura di prendere il covid? Io mi rendo conto che la paura non puo’ far parte della mia vita ,perche’ purtroppo o per fortuna sono costretta ad recarmi a lavoro tutti i giorni, e come me tante altre persone. Non riesco a capire cosa voglia dire scuola in sicurezza, forse perche’ io non ne ho mai avuta, penso che una volta che ci sia stata una ordinanza che preveda un massimo del 75% delle presenze in classe, non si possa parlare piu’ di classi affollate, quindi non vedo problemi nel rientrare a scuola, eppure ci sono tante lamentele da parte di genitori e insegnanti.
Non metto in dubbio che la DAD abbia consentito a tanti studenti di non perdere totalmente l’anno scolastico, non metto in dubbio che sia stata difficile per studenti ed insegnanti, ma ora basta , i ragazzi hanno bisogno di respirare l’aria della scuola, hanno bisogno degli insegnanti che li guardino negli occhi e non attraverso un monitor, i ragazzi hanno occhi spenti ,occhi che non esprimono piu’ nulla, questa pandemia ci sta togliendo tanto, in termini di socializzazione di studio, ma che razza di generazione si sta formando, io non voglio mettere mio figlio in una campana di vetro,la vita va affrontata sempre con
coraggio e determinazione, questo e’ l’insegnamento che gli trasmetto e che mi aspetto impari a scuola, anche perche’ diciamocela tutta il covid si puo’ prendere dappertutto, non predilige determinati luoghi rispetto ad altri. Se poi non sarà piu’ possibile tornarci a scuola ,io da mamma coscienziosa ,sarò la prima a ritirare mio figlio e a fargli ripetere l’anno, perche’ alla fine credo che non sarà un anno perso, ma guadagnato nella sua vita , questo e’ poco ma sicuro.