I presidi chiedono attuazione dell’autonomia e chiamata diretta
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red – Durante il congresso dell’ANP (associazione nazionale presidi), svoltosi il 1 dicembre, il presidente Rembado ha approfittato della presenza del ministro per avanzare alcune richieste, tra esse valutazione, finanziamenti capitari e chiamata diretta dei docenti.
red – Durante il congresso dell’ANP (associazione nazionale presidi), svoltosi il 1 dicembre, il presidente Rembado ha approfittato della presenza del ministro per avanzare alcune richieste, tra esse valutazione, finanziamenti capitari e chiamata diretta dei docenti.
Riportiamo le richieste che ha avanzato l’ANP al ministro Profumo, relativamente ad una piena attuazione dell’autonomia scolastica.
Dare piena attuazione all’autonomia scolastica; e quindi:
- non adottare nuove riforme ordinamentali, ma attuare quelle esistenti;
- governare le scuole attraverso obiettivi chiari, risorse certe, monitoraggio dei risultati
- azzerare le norme e le prassi di governo centralistico, che vuol dire:
- valutare i risultati e non le procedure
- responsabilizzare dirigenti e docenti attraverso la valutazione
- rimettere alle scuole: contenuti, tempi e metodi dell’insegnamento
- con il solo vincolo di raggiungere gli standard minimi assegnati
- con l’ulteriore vincolo di avere il 20% degli studenti sopra i minimi
- con verifiche regolari dei livelli di apprendimento tramite INVALSI
- con l’obbligo di adottare un piano di rientro triennale per chi non raggiunge gli
standard
- chiamata diretta del personale su albi professionali
- iniziando subito da quello a tempo determinato (supplenti annuali e temporanei)
- valutazione di tutti i principali aspetti del sistema di istruzione
- le scuole
- il personale
- gli apprendimenti
- introdurre cambiamenti non più rinviabili nella gestione del personale:
‐ chiamata diretta da parte delle scuole (vedi sopra)
‐ valutazione regolare delle prestazioni professionali
‐ carriera retributiva per livelli, connessa alla valutazione
‐ accesso a funzioni intermedie e superiori solo per chi è stato valutato positivamente
‐ adozione di un codice deontologico - cambio di paradigma nelle modalità del finanziamento pubblico delle scuole
‐ avviare un’inversione di tendenza rispetto alla progressiva falcidie delle risorse
‐ finanziare le scuole su base capitaria e certa
‐ attribuire tutte le risorse senza vincoli di destinazione (come da legge 59/97, finora sempre
aggirata)
‐ emanazione di un regolamento di contabilità aggiornato, migliorando la bozza già pronta - maggiore responsabilizzazione dei dirigenti delle scuole:
‐ valutazione su obiettivi assegnati e risultati ottenuti
‐ poteri di gestione su tutte le risorse a disposizione della scuola
‐ piena responsabilità per l’attribuzione dei compensi accessori al personale
‐ avvio di una sostanziale equiparazione retributiva con gli altri dirigenti pubblici