“I nostri genitori sanno tutto prima di noi”, la denuncia degli studenti contro il registro elettronico sempre attivo: “Basta ansia, diario cartaceo anche per i voti”

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Il Ministero ha annunciato il ritorno del diario cartaceo a scuola a partire da settembre. Se da un lato l’iniziativa è stata accolta con favore, dall’altro ha acceso un dibattito sull’uso del digitale nell’istruzione e sul ruolo del registro elettronico nella comunicazione scuola-famiglia.

A Torino, come segnala La Stampa, un’insegnante ha chiesto ai suoi studenti di riflettere sulle differenze tra diario cartaceo e registro elettronico. Le risposte dei ragazzi sono sorprendenti e offrono spunti di riflessione importanti.

Il registro elettronico? Uno stress per gli studenti

La maggior parte degli studenti si è espressa a favore del ritorno al diario cartaceo, non solo per annotare i compiti, ma anche per i voti. Il motivo? Il registro elettronico, con la sua immediatezza e accessibilità da parte dei genitori, viene vissuto come una fonte di stress e di ansia.

“Preferisco il diario perché quando prendi un brutto voto è meglio dirlo ai genitori a voce”, scrive uno studente. “Con il registro elettronico i miei genitori lo sanno prima che io possa spiegare cosa è successo”.

Responsabilità, privacy e il piacere della carta

Tra le ragioni a favore del diario cartaceo emergono anche la necessità di recuperare un rapporto più diretto con la scrittura, il piacere di conservare un ricordo tangibile del proprio percorso scolastico e la possibilità di gestire in modo più autonomo la comunicazione con i genitori.

“Con il diario cartaceo rimarrà sempre traccia del lavoro svolto durante l’anno”, commenta una studentessa. “Il registro elettronico si riprogramma e non rimane traccia”.

Il registro elettronico? Un alibi per la deresponsabilizzazione

Chi si schiera a favore del registro elettronico, invece, sembra prediligere la comodità e la velocità del digitale, a scapito della responsabilità personale e dell’impegno.

“Se dimentichi di scrivere il compito sul diario è colpa tua, invece se non viene scritto sul registro elettronico è colpa del professore”, scrive un ragazzo.

Un’occasione per riflettere sull’uso del digitale a scuola

Le risposte degli studenti di Torino offrono spunti di riflessione importanti sull’uso del digitale a scuola. Se da un lato la tecnologia offre strumenti utili e innovativi, dall’altro è necessario usarla con consapevolezza, senza dimenticare l’importanza di un rapporto umano e diretto tra studenti, insegnanti e genitori.

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