I genitori e il mantenimento dei figli maggiorenni. L’esperto: “Se il ragazzo non dimostra di stare facendo il suo dovere, rischia di non poter contare sul sostegno economico di mamma e papà”

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In un’intervista a La Repubblica, l’esperto di diritto di famiglia Filippo Danovi ha chiarito le regole che governano il mantenimento ai figli maggiorenni. Secondo Danovi, “il figlio ha il dovere di dimostrare che sta facendo il suo percorso di studi perché non si può pretendere di avere un diritto se non se ne dimostrano i presupposti”.

Ma cosa significa esattamente? L’esperto spiega che non esiste una “deadline anagrafica assoluta” per determinare se un figlio maggiorenne ha diritto al mantenimento. Tutto dipende dal percorso di studi che sta seguendo e dai progressi che sta facendo.

Ad esempio, se un figlio sta studiando medicina, ha più margine di tempo per completare gli studi e può ancora avere diritto al mantenimento anche a 26 anni. Ma se alla stessa età ha fatto solo 4 esami, rischia di non poter contare sul sostegno economico dei genitori.

In sintesi, la stretta sul mantenimento ai figli maggiorenni funziona così: se il figlio dimostra di stare facendo il suo percorso di studi e di stare facendo progressi, può ancora avere diritto al mantenimento. Ma se non dimostra di stare facendo il suo dovere, rischia di non poter contare sul sostegno economico dei genitori.

L’esperto conclude che “nel primo caso meriti la protezione economica, nel secondo no”. Una regola che sembra equa e ragionevole, ma che potrebbe creare problemi a quei figli maggiorenni che non sono in grado di dimostrare il loro impegno negli studi.

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