I DSGA rispondono all’ANP: “Funzioni delegate a noi vanno remunerate. Chiediamo commissione permanente su conflitti DS e direttori”

“Come Movimento Nazionale Direttori SGA – spiega il presidente Alberico Sorrentino – esprimiamo il totale disappunto in merito alle richieste avanzate dall’ Associazione Nazionale Presidi (ANP) del 16 gennaio 2024, seppur dalle stesse dichiarazioni emerge inconfutabilmente il costante lavoro svolto da sempre, con competenza e dedizione, dalle segreterie scolastiche e, in primo luogo, dai Direttori amministrativi, i quali, si ribadisce, si vedono obbligati a svolgere regolarmente mansioni dirigenziali altamente specialistiche, illegittimamente imposte loro dai Dirigenti Scolastici”.
Sorrentino evidenzia che “D.S.G.A. e il personale di segreteria dovrebbero, a detta di ANP, manifestare la volontà contrattuale dell’Istituzione scolastica verso l’esterno SOSTITUENDOSI al Dirigente Scolastico, senza il riconoscimento alcuno di remunerazione aggiuntiva per il dispendio di tempo, di energie e di responsabilità ulteriori“.
“Per ovviare a tale situazione di contrasto ormai sempre più costanti e che rendono invivibile il rapporto di lavoro – conclude il Presidente Sorrentino – abbiamo chiesto al MIM la necessità d’istituire una commissione permanente per monitorare le situazioni di conflittualità tra Dirigenti Scolastici e D.S.G.A. Vogliamo che siano garantiti il rispetto dei ruoli e delle funzioni, principi fondanti di un sano ambiente lavorativo di cui tutte le istituzioni scolastiche necessitano”.
La lettera dell’ANP
Questa la lettera del 16 gennaio dell’ANP inviata al Ministro Valditara cui risponde l’Associazione di DSGA:
Le scrivo per rappresentarLe la situazione di estremo caos organizzativo creatasi dal 1° gennaio 2024 nelle segreterie scolastiche a causa delle continue e snervanti difficoltà di funzionamento della piattaforma telematica per gli acquisti. L’annunciato avvio del processo di digitalizzazione di cui
all’articolo 225, comma 2 del D.Lgs. n. 36/2023 si sta rivelando, purtroppo, molto faticoso e soprattutto pernicioso.
A causa di tale inefficienza, i colleghi dirigenti, i dsga e gli assistenti amministrativi spendono talvolta giorni interi per ottenere un CIG e avviare le procedure amministrative imposte dalla legge anche per somme estremamente modeste.
A questo riguardo, è opportuno sottolineare che, di fatto, qualsiasi scuola necessita quasi quotidianamente di acquistare beni e servizi e che l’obiettivo della semplificazione, da questo punto di vista, risulta clamorosamente mancato a causa della farraginosità di utilizzo della piattaforma.
A peggiorare la situazione, sussiste uno strettissimo collo di bottiglia organizzativo, del tutto ingiustificato, costituito dall’obbligo, per i dirigenti scolastici, di provvedere personalmente a detta acquisizione con l’utilizzo delle proprie credenziali SPID.
I colleghi, quindi, non possono assegnare tale attività, peraltro slegata dall’esercizio delle competenze dirigenziali, al personale delle segreterie in spregio alle più elementari e intuitive regole di efficiente distribuzione del lavoro.
La delineata situazione sta compromettendo seriamente l’ordinaria azione amministrativa delle scuole – come, ad esempio, la realizzazione di viaggi di istruzione e di visite didattiche – e sta mettendo a rischio l’attuazione del PNRR.
Nessuna responsabilità potrà essere addossata alla categoria per non essere riuscita a fare ciò che oggettivamente non si può fare: ad impossibilia nemo tenetur.
Le chiedo pertanto, nella Sua qualità di massimo rappresentante dell’Amministrazione di riferimento delle istituzioni scolastiche, di fare quanto è in Suo potere per:
1. ottenere in tempi rapidi un drastico efficientamento della piattaforma;
2. far sì che l’acquisizione del CIG possa essere liberamente assegnata dal dirigente scolastico al personale amministrativo.