I dati Istat sull’aspettativa di vita fanno salire di 3 mesi l’uscita dal lavoro, Anief: perché non si parla delle condizioni fisico-psichiche del personale in servizio fino quasi a 70 anni? Rilanciata la petizione per la scuola

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Cresce l’aspettativa di vita, sale l’età di pensionamento. Secondo un report pubblicato oggi dall’Istat, nel 2024 per la popolazione residente la speranza di vita alla nascita è salita a 83,4 anni e nello stesso periodo il tasso di mortalità è sceso a 11 decessi ogni 1.000 abitanti, rispetto agli 11,4 dell’anno precedente: ne consegue che in Italia oggi si vive in media quasi 5 mesi di vita in più rispetto al 2023.

Cresce l’aspettativa di vita, sale l’età di pensionamento. Secondo un report pubblicato oggi dall’Istat, nel 2024 per la popolazione residente la speranza di vita alla nascita è salita a 83,4 anni e nello stesso periodo il tasso di mortalità è sceso a 11 decessi ogni 1.000 abitanti, rispetto agli 11,4 dell’anno precedente: ne consegue che in Italia oggi si vive in media quasi 5 mesi di vita in più rispetto al 2023. Gli uomini hanno recuperato cinque mesi rispetto all’anno precedente, mentre le donne quasi quattro mesi. Il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con i maggiori valori, con la media di vita di 86,7 anni per le donne e 82,7 anni per gli uomini.

Di contro, la Campania risulta la regione con la speranza di vita più bassa (83,8 anni per le donne, 79,7 anni per gli uomini), anche se il dato risulta proiettato verso l’alto. A seguito di questi dati, la redazione dell’agenzia Ansa ha dedotto che nel 2027 l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia passerà a 67 anni e tre mesi, mentre quella di anzianità a 43 anni e un mese.

“Questi dati sull’aspettativa di vita e sull’età pensionabile – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sono indicativi, ma non esaurienti. La domanda che vorrei fare agli statistici è: in quale stato mentale e fisico si arriverà alla pensione se si è costretti a rimanere al lavoro fino a quasi a 70 anni di età? Perché non si parla dei disturbi derivanti dall’eccesso di anni di lavoro? Quali conseguenze comparta il mantenimento coatto in servizio di milioni di lavoratori sulla salute degli anziani in Italia? Se si guarda alla scuola, le risposte sono disarmanti: l’elevato burnout tra i lavoratori del settore comporta un numero altissimo di casi di patologie, psichiche e fisiche. Lo stress da lavoro correlato tra i docenti e il personale Ata è elevato, malgrado l’amministrazione e il Ministero della Salute si ostinano a non pubblicare datiufficiali”.

In questa situazione, diventa ancora più preziosa la proposta di legge n. 1413 presentata in Senato dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia) per favorire ilpensionamento anticipato del personale docente e Ata della scuola per mezzo del riscatto agevolato degli anni di studio universitari: il testo del disegno di legge –  prodotto a seguito della partecipatissima petizione Anief per combattere con il pensionamento di docenti, Ata e presidi anticipato a 60 anni di età e riconoscimento gratuito degli anni di formazione universitaria –  è stato assegnato alla decima Commissione permanente del Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), la quale nei prossimi giorni la esaminerà tenendo anche conto dei pareri della prima (Affari Costituzionali), quinta (Bilancio) e settima Commissione (Cultura, Istruzione).

Secondo Marcello Pacifico “legiferare su questa norma sarebbe importantissimo: si tratterebbe di un compromesso più che accettabile, considerando che si tratta di uno sforzo economico quasi dieci volte minore, si potrebbero infatti farsi valere 4-5 anni preziosissimi per anticipare l’uscita dal lavoro: una necessità che si fa sempre più impellente considerando l’elevato burnout presente tra i lavoratori del comparto Scuola, soprattutto dopo i 60 anni”.

Chi volesse chiedere di cambiare in meglio la legge pensionistica, con uscita dal lavoro a 60 anni e riscatto gratuito della laurea, può ancora sottoscrivere la petizione Anief lanciata dal suo presidente nazionale Marcello Pacifico: per aderire cliccare qui.

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