I contagiati in età scolare salgono al 30%, Anief: era inevitabile, gli alunni in classe non tutelati

Salgono i contagi di Covid tra i giovani: lo dice oggi il bollettino settimanale della sorveglianza integrata dell’Istituto Superiore di Sanità, specificando che in una settimana i casi di positività passano “in età scolare” dal 24% al 30%.
“Questo dato non fa che confermare che gli alunni, anche quelli vaccinati, sono collocati in un contesto scolastico tutt’altro che sicuro: bisognava riattivare la didattica a distanza per tutti dopo le festività natalizie, invece non è stato fatto. E non sono stati presi i provvedimenti necessari: si fa lezione senza aeratori, senza mascherine Ffp2, tranne dove ci sono contagi e comunque facendole pagare a tutti gli studenti e a quasi tutto il personale”.
“Illudendo tutti che il vaccino obbligatorio tra il personale avrebbe risolto tutto, siamo ancora aspettando, infine, la cancellazione delle classi pollaio, lo sdoppiamento delle classi, il ritorno degli spazi e del personale ai livelli precedenti ai tagli e al dimensionamento voluto dall’ultimo Governo Berlusconi. Il risultato di questa inefficienza era inevitabile: il 30% di classi in Dad e l’aumento importante di casi Covid tra gli alunni”, conclude Pacifico.