I collezionisti di lauree: “La sete di conoscenza non è ancora appagata. A noi piace studiare. Perché dovrebbe essere diverso?”
Il mondo universitario si arricchisce di due straordinarie storie di dedizione allo studio. Due “collezionisti di lauree”, come sono stati simpaticamente definiti, hanno recentemente attirato l’attenzione dei media per il loro notevole numero di titoli universitari conseguiti.
Il primo, un avvocato 76enne, vanta ben dieci lauree. Come raccontato da La Repubblica, il suo percorso accademico è iniziato a 48 anni con una laurea in Giurisprudenza a Macerata, proseguendo poi con lauree in Economia e Commercio, Lettere Classiche, Editoria, Lingue Moderne, Traduzione Letteraria e Scienze Politiche. A 74 anni, ha persino conseguito una laurea in Medicina, ottenendo anche l’abilitazione professionale. “La mia sete di conoscenza non era ancora appagata”, ha spiegato l’avvocato, giustificando la sua instancabile ricerca di sapere.
Nonostante l’età, la sua memoria è rimasta acuta, come dimostra l’aneddoto dell’esame di Medicina, dove, pur rischiando un voto inferiore alla lode, ha saputo difendere la sua impeccabile carriera accademica. “A me piace studiare. Perché dovrebbe essere diverso?”, ha scherzato, sottolineando la sua passione genuina per l’apprendimento.
Il suo rapporto con gli studenti è caratterizzato da un’empatia profonda, tanto da condividere appunti e offrire consigli, diventando un punto di riferimento per i più giovani. Il suo percorso accademico non si ferma qui: l’avvocato ha intenzione di conseguire una laurea in comunicazione scientifica biomedica e sta frequentando il terzo anno di studi storico-artistici.
La seconda protagonista di questa doppia storia di successo accademico è una 67enne che ha conseguito sei lauree umanistiche in tredici anni, iniziando il suo percorso a 54 anni. La sua routine è stata caratterizzata da un impegno straordinario: “Tornavo a casa dopo otto ore di lavoro, praticamente svenivo sulla cena, poi mi risvegliavo e studiavo fino alle tre di notte”, ha raccontato.
Le sue lauree includono Conservazione e gestione dei beni culturali (triennale) e magistrali in Storia dell’Arte, Filologia e Letteratura Italiana, Storia (Medioevo-Età Contemporanea), Antropologia Culturale e Scienze Archivistiche e Biblioteconomiche.
A differenza del primo “collezionista”, la sua motivazione è principalmente di natura personale, un modo per coltivare una passione sopita e realizzare un sogno interrotto. “La mia è una storia di arricchimento personale, non ai fini lavorativi”, ha precisato. Nonostante il suo percorso sia stato faticoso, la 67enne ha sottolineato l’importanza degli studi come strumento di crescita personale e di rispetto per la conoscenza, offrendo un consiglio ai giovani: “non abbandonare gli studi”.
Le storie di questi due plurilaureati rappresentano un esempio di dedizione e perseveranza, dimostrando che la passione per l’apprendimento non conosce limiti di età né di ostacoli. Le loro esperienze, pur diverse nelle motivazioni, condividono un comune denominatore: l’amore per lo studio e la ricerca del sapere come fonte di arricchimento personale e professionale.