I bimbi e il Carnevale, i consigli della psicoanalista Lucattini ai genitori: “Lasciate che vostro figlio scelga il proprio travestimento senza criticarlo”

Il Carnevale rappresenta molto più di una semplice festa colorata per i bambini: è un’opportunità fondamentale per il loro sviluppo psicologico.
Secondo Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, in un’intervista concessa a Marialuisa Roscino, tale periodo festivo offre ai più piccoli uno spazio privilegiato dove “alcune regole quotidiane possono essere momentaneamente sospese” e dove prevale la dimensione del gioco e della fantasia.
“Dal punto di vista psicoanalitico, il travestimento permette ai bambini di esplorare aspetti diversi di se stessi”, spiega Lucattini. Indossare una maschera consente loro di “esprimere emozioni che nella vita di tutti i giorni potrebbero essere più difficili da mostrare, come il coraggio, il bisogno di protezione, il desiderio di affermarsi”.
Uno studio pubblicato sull’International Journal of Early Childhood evidenzia come il Carnevale sia strettamente collegato allo sviluppo dell’umorismo, qualità essenziale nella vita. La festa rappresenta “un momento di uguaglianza e comunicazione tra tutte le persone, grandi e piccini”, offrendo ai bambini l’opportunità di esplorare le varie sfaccettature della propria personalità e identità.
Affrontare le paure attraverso il gioco
Il Carnevale, con il suo carattere liberatorio, aiuta i bambini a rielaborare paure e conflitti interni. “Attraverso il travestimento, possono affrontare figure temute come mostri, fantasmi e streghe in un contesto di gioco, trasformando le tensioni e l’ansia in divertimento“, sottolinea la psicoanalista.
Particolarmente interessante è la scelta di alcuni bambini di mascherarsi da personaggi misteriosi o del genere horror. Lucattini chiarisce: “Indossare un costume spaventoso consente al bambino di controllare dall’interno ciò che lo impaurisce. Identificandosi con un mostro, uno scheletro o un vampiro, il bambino trasforma qualcosa di pauroso in qualcos’altro di positivo, poiché gestibile”.
La scelta del personaggio ha un significato profondo, legato all’elaborazione di desideri inconsci e alla costruzione dell’identità. “Nel gioco del travestimento, i bambini nell’indossare un costume acquisiscono i poteri e le qualità del personaggio che hanno scelto, per questo scelgono così spesso dei supereroi!”, spiega l’esperta.
Consigli per i genitori durante il Carnevale
Lucattini offre preziosi suggerimenti ai genitori per rendere il Carnevale un’esperienza significativa:
“Lasciate che il bambino scelga il proprio travestimento senza criticarlo“, raccomanda. “Se possibile, disegnate e realizzate insieme il costume: fare insieme rafforza i legami familiari“.
È importante anche che i genitori superino eventuali timidezze e partecipino attivamente: “Se i figli sono contenti ed entusiasti, anche i genitori possono divertirsi partecipando a feste in maschera”.
La psicoanalista consiglia inoltre di “evitare che il Carnevale si trasformi in una sfilata di alta moda o in una gara al costume più ‘cool'”, ricordando che “il mascherarsi deve rimanere un momento di gioia e allegria”.
Altre raccomandazioni includono l’organizzazione di feste coinvolgendo attivamente i bambini, portarli a vedere i carri allegorici e condividere con loro le tradizioni del Carnevale, magari attraverso i racconti dei nonni, creando così un ponte tra generazioni e rafforzando il senso di appartenenza culturale.