Hollande e la sua riforma scolastica in Francia: niente bocciature

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Red – La sinistra francese al governo vuole la fine delle bocciature nella scuola, salvo casi eccezionali.

Red – La sinistra francese al governo vuole la fine delle bocciature nella scuola, salvo casi eccezionali.

L’articolo primo della «legge di rifondazione» della scuola del programma di François Hollande, attualmente in discussione all’Assemblée nationale, così recita:,
 
«Nel quadro dell’acquisizione di conoscenze, competenze e metodi prevista alla fine del ciclo e non più dell’anno scolastico, far ripetere un anno dev’essere eccezionale». Così recita l’articolo primo della «legge di rifondazione» della scuola, fiore all’occhiello del programma di François Hollande, attualmente in discussione all’Assemblée nationale.
 
Probabilmente la proposta,  che proviene dal responsabile dell’Educazione nazionale, il filosofo socialista Vincent Peillon, autore anche di quella di legalizzare le droghe leggere, arriva perché tra i Paesi dell’Ocse, la Francia detiene saldamente il record del «redoublement», la ripetizione dell’anno: tocca a più di uno studente su tre, quando la media nel resto del mondo è di meno di uno su sette.
 
Inoltre le bocciature provocano un disastro a livello economico: nel 2009, per esempio, ha rappresentato un aggravio di più di due miliardi di euro per le esauste casse pubbliche.
 
La Francia intende far partire le proprie riforme scolastiche non più dalla scuola superiore, ma da quella primaria, specialmente per i ragazzini che per estrazione sociale o provenienza territoriale sono svantaggiati. I ritardi accumulati in questa fase non vengono mai più colmati dopo, data la logica selettiva che impera nella scuola francese. La proposta di passare dall’orario settimanale di 4 giorni a 4 giorni e mezzo ha provocato il dissenso tra gli insegnanti ed anche quest’ultima sulle bocciature deve superare l’ostacolo di 1.400 emendamenti e della sinistra più radicale che non la voterà.

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