Halloween, il sindaco di un comune polemizza: “I nostri bambini non hanno bisogno di questa negatività”

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Il sindaco di un comune piemontese ha acceso la miccia di una nuova polemica sulla festa di Halloween. In una lettera indirizzata alle famiglie del suo paese, il primo cittadino ha espresso la sua ferma contrarietà alla celebrazione, invitando a evitarla.

“I nostri bambini non hanno bisogno di questa negatività”, ha scritto, evidenziando la sua preoccupazione per l’esposizione dei più piccoli a “zombie, fantasmi e streghe”, figure che, secondo lui, rischiano di “emulare figure ben più inquietanti e malvage come demoni e figure che riconducono all’horror e quel che è peggio all’esoterismo”.

La sua posizione è ancor più netta in considerazione della concomitanza con la festa di Ognissanti: “Dobbiamo fare lo sforzo di dare un’alternativa ai nostri bambini, alternativa che ovviamente riconduce ai valori cristiani”, ha aggiunto, citando l’esempio di santi come Francesco d’Assisi e Giovanni Bosco. Ricordando un passaggio del celebre esorcista Gabriele Amorth, secondo cui “celebrare Halloween è come celebrare il demonio”, il sindaco conclude: “Con il male non si scherza”.

La presa di posizione ha innescato, come prevedibile, un acceso dibattito. Se da un lato trova consensi tra coloro che condividono la visione del sindaco, preoccupati per una presunta influenza negativa sui bambini, dall’altro suscita forti critiche da chi la considera una forma di censura ingiustificata.

La questione, dunque, si pone come un delicato punto di incontro tra tradizioni, valori e la realtà di una società sempre più interconnessa.

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