Hai una classe difficile e che non ti ascolta? Trasformala in una comunità attiva e solidale!

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Grazie alle tecniche di mutuo insegnamento potrai gestire davvero la regia della tua classe, abbandonando finalmente le vecchie lezioni frontali e continuando con l’approccio ereditato da maestri come Don Milani e Montessori.

Sembra un’affermazione folle, ma è realtà: il mutuo insegnamento può trasformare una classe difficile in un ambiente attivo e solidale.

Spesso chi insegnati riscontra, tra compagni di classe, rivalità e competizione. Troppe volte un buon voto è visto come un mezzo per superare un compagno piuttosto che un passo nel proprio percorso educativo. Questo non solo crea un pessimo clima in aula, ma rende anche più difficoltoso l’apprendimento, che dovrebbe essere un atto collettivo.

Il mutuo insegnamento può offrire una soluzione a questo problema, promuovendo la collaborazione e l’apprendimento reciproco.

La disposizione della classe è cruciale per favorire il mutuo insegnamento.

La tradizionale disposizione frontale, con la cattedra e i banchi in fila, non è adatta all’apprendere come comunità. È necessario uno spazio modulabile e flessibile, dove banchi e sedie possono essere riorganizzati per facilitare il lavoro di gruppo e la collaborazione. Creando un ambiente che incoraggia il lavoro comune, gli alunni iniziano a capire l’importanza della cooperazione e del lavoro di squadra.

Abbandonare la lezione frontale come metodo principale è fondamentale per il mutuo insegnamento. Una didattica sociale e collaborativa richiede coerenza e preparazione.

Gli insegnanti devono andare oltre il concetto di “lezione standard”, preparando spazi di lavoro stimolanti e situazioni di laboratorio dove gli alunni possono imparare insieme. Se non si crea uno spazio di progettazione adeguato, gli insegnanti rischiano di ricadere nei vecchi metodi, parlando e sperando che qualcuno ascolti, invece di promuovere un apprendimento attivo e partecipativo.

Non sai come fare?
Non ti preoccupare, il 29 agosto si svolgerà un convegno online, a cui parteciperanno tra gli altri Daniele Novara e Alberto Pellai, proprio su questi temi. Si intitola “A scuola si impara dai compagni”, qui tutte le informazioni

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