Guzzetti: estirpare la povertà educativa per dare piena cittadinanza ai minori svantaggiati
In un articolo di Giuseppe Guzzetti si parla di estirpare la povertà educativa che sta aumentando nel nostro Paese per dare ai minori svantaggiati un futuro più sereno.
In un articolo di Giuseppe Guzzetti, pubblicato sul Corriere.it, ribadisce l’importanza di sollecitare una lotta decisa alla povertà educativa che nega un futuro ai nostri bambini e ragazzi e che non è accettabile in un Paese civile come il nostro.
La povertà educativa porta ad un’altra piaga altrettanto dolorosa, ovvero quella dei Neet (i giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro perchè non in possesso di un bagaglio educativo).
Prima del coronavirus l’Italia contava 1milione e 200mila minori svantaggiati educativamente, con l’epidemia il numero è salito di un altro milione di minori in povertà educativa.
Riferendosi all’articolo di Ferruccio de Bortoli “Un progetto per il Paese basato sul capitale umano”, Guzzetti spiega che vanno sollecitati i “grandi imprenditori italiani a: condividere un progetto a favore della crescita del capitale umano del proprio Paese”.
L’Italia dal 2016 sta realizzando un programma per contrastare la povertà educativa che, purtroppo è drasticamente in crescita soprattutto al Sud ma presente anche nelle aree del Nord del Paese.
Quello che serve è un grande progetto nazionale, che si ispiri in parte anche al progetto della Fondazione Cariplo che intende estirpare la povertà educativa a Milano nel giro di un triennio, per estirpare non solo la povertà educativa in Italia ma anche per dare ai minori svantaggiati la piena cittadinanza attiva e un futuro più roseo.